Pensando alla Spagna del Sud, la maggior parte delle
persone la identificano con una zona specifica che viene chiamata
Andalusia: senza togliere il merito ad altre province, dobbiamo
riconoscere che le tradizioni spagnole si riscontrano maggiormente nelle città
di
Granada,
Cordoba e Siviglia, mete ambite da milioni di visitatori ogni anno.
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Andalucia in due parole: certamente gli Iberi che vivevano in quel luogo mai
immaginarono che avrebbero conosciuto cosi tante civiltà. I "Turdetanos" furono
coloro che fondaroro "il primo ed effimero regno"........
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Storia dell'Andalucia le
città Storiche
Andaluse
Molti episodi storici sono avvenuti nei pressi delle rive del fiume
Guadalquivir,
dove in quel luogo incontriamo un grande porto, il Porto fluviale
di Siviglia, El Puerto de Sevilla e dell'impero dove non
tramontava mai il sole... ma questa é un'altra storia.
Volete saperne di più? seguite leggendo:
Storia della Spagna
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SIVIGLIA NELL'ANTICHITÀ.
Siviglia è la quarta città spagnola per numero di abitanti, ha una
storia ricca e affascinante. I Romani, che governarono la Spagna costruirono una
città (una colonia fondata nel 205 - 206 circa a.c.) che chiamarono Italica,
dove in seguito nacque uno dei più grandi Imperatori Romani, Marco Ulpio Nerva
Traiano. A solo 7 Km sorgeva Hispalis, che probabilmente era il luogo della
mitica Tartesso che gli Iberi chiamavano Spal o Ispal e che Giulio Cesare
battezzò con il nome di Colonia Iulia Romula Hispalis.
I Romani costruirono acquedotti e strade (le calzade romane) per collegare i
grandi centri abitati. La provincia romana della Baetica, Betica, era composta
dalle città di Huelva, Sevilla, Càdiz, Màlaga e Córdoba: quest’ultima, in
seguito all'invasione araba, ne divenne la capitale.
Con il decadimento dell'impero romano si produsse un cambio radicale che si
concretizzò con la dominazione dell'oligarchia visigota che a sua volta, al
tempo di Witiza, Agila II e Rodrigo, causò la
dominazione Araba.
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Storia di Siviglia
"sino all'età Moderna"
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I MONUMENTI DI SIVIGLIA.
Tutto cominciò con
Tariq ibn Ziyard e la battaglia di Guadalete, nel 711, contro
il re Visigoto Rodrigo: da quel lontano 11 luglio, per circa 800 anni, la
civiltà Musulmana ebbe una forte influenza in Andalusia e in tutta la Spagna.
Per questo motivo a Siviglia sono marcate le tradizioni arabe degli Al-Andalus e
parte di questa storia si riconosce chiaramente nei suoi monumenti :
la
Torre
del Oro, la Giralda, El Real Alcàzar, il Barrio de Triana con il Ponte de Isabel
II (ponte di Triana), il barrio de Santa Cruz, il barrio de la Macarena con la
famosa muraglia che risale al tempo di Giulio Cesare. Visitandoli, potrete
riconoscere senza sforzo i vari stili architettonici corrispondenti alle varie
epoche.
Sevilla mostra la bellezza dell'arte mudéjar nel
Palazzo
di Pedro I, che fa
parte del Alcázar de Sevilla, ed in varie chiese di quel periodo come San Marcos,
Santa Catalina Chiesa e la Chiesa di San Pedro; inoltre bisogna ricordare la
Casa di Pilato, un tentativo di ricostruire la casa di Ponzio Pilato in
Gerusalemme: la visita di questo edificio trasmette al visitatore la piacevole
vista degli stili gotico, rinascimentale e mudéjar.
Uno dei luoghi più visitati e fotografati di Siviglia è il Parque de Maria
Luisa, al cui interno si trovano la Plaza de España e la
Plaza de America.
Originariamente il Parco apparteneva al Palacio de San Telmo, proprietà di
María Luisa Fernanda di Borbone che lo donò poi, alla città; i lavori di
ristrutturazione furono eseguiti da un ingegnere francese, Jean-Claude Nicolas
Forestier, che gli dette il tono romantico dell'epoca. Con l'esposizione Ibero-americana del 1929 si costruirono i vari edifici che oggi possiamo ammirare
nella zona circostante al Parco: si tratta di padiglioni che ospitarono i Paesi
che parteciparono alla Expo, come Brasile, USA, Perù, Cile, Portogallo,
Brasile...
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PLAZA DE ESPAÑA.
La
Plaza de España è decorata con mattoni, ceramiche e marmi colorati; la forma
semicircolare della Piazza rappresenta l’abbraccio della Spagna alle sue nuove
colonie, le 58 panchine che possiede rappresentano le province spagnole, il Palacio Español rappresenta il prestigio della potenza mondiale spagnola. La
Piazza guarda verso il fiume: la rotta da seguire per l’America.
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L'ARENA DI SIVIGLIA.
Siviglia è conosciuta anche per la sua
Arena della Real Maestranza che
comunemente in Spagna viene chiamata la Plaza de Toros: ospita gli spettacoli
noti ai più come le corride, ed un Museo dedicato alla storia taurina di
Siviglia; l’arena è stata costruita nel XVIII secolo ed è una delle più
antiche, dopo quella della città di Ronda.
La città possiede una festa popolare che attira milioni di persone, la Feria de Abril: dura una settimana e permette di vivere la musica, la cucina e i balli di
Siviglia. La gente veste i costumi tipici dell’Andalusia e balla al ritmo della
Sevillana, il ballo popolare della città.
A Siviglia si respira anche il Flamenco, un’arte autenticamente spagnola, un
ballo passionale ed energico che si può ammirare nei tanti ”tablaos” de
flamenco della città.
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LA CATTEDRALE SANTA MARIA DE LA SEDE DE SEVILLA - LA
GIRALDA.
La Cattedrale di Siviglia, in stile gotico, ha 5 navate e 3 cappelle, Reale e
Maggiore: la prima e’ sovrastata da una cupola rinascimentale, la seconda
custodisce preziosi dipinti
con scene della vita di Cristo e della Vergine.
Sorge dove anticamente si ergeva la Moschea Mayor, demolita nel XV secolo: di
essa si conservano solo la Giralda e alcuni resti del Patio de Los Naranjos.
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La torre campanaria della Giralda è il simbolo di Siviglia: è alta 96 metri,
rispetta lo stile degli Almohadi (rigidi in materia religiosa e nemici del
lusso) nell’unire l’imponenza monumentale ad una raffinata semplicità. Si
chiama cosi’ per il Giraldillo, la statua della Fede che la sovrasta e che gira
su se stessa in base al vento.
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LA TORRE DEL ORO.
L’altro edifico emblematico di Siviglia è la Torre del Oro, attuale sede del
Museo navale: la costruirono gli Almohadi nel XIII per controllare la
navigazione sul fiume
Wadi al Kabir
(Guadalquivir) e si chiama così poiché anticamente era ricoperta di
maioliche dorate.
Una torre che oggi viene ancora ammirata, faceva
parte delle mure difensive.. per difendere il Real Alcazar e
ovviamente
la città. Fonti antiche menzionano questa torre, posta sulla sponda del fiume,
come il luogo esisteva una lunga catena collegata alla sponda opposta (come
evidenzioato nell'immagine dello scudo di Santander (immagine da wiki).
Fonti arabe attribuiscono questa costruzione agli almohadi
dell'Andalusia, menzionando Abu Al-Ala Idris il Grande, meglio conosciuto come
abu l- ula al-mamūn idris ibn al-mansūr ovvero: Abu l-Ula.
La
posizione della città sul fiume Wadi al-Kabir (Guadalquivir) era ambita dagli invasori, e
quindi era ansioso di costruire mura per la città, specialmente dal lato del
fiume. Idris intendeva costruire la torre come punto di difesa fortificato per aggiungerla alle
"due" mura, una delle quali più
lunga e circonda gli edifici di Siviglia, e l'altra è un esterno più corto
adiacente al fiume, e questo muro esterno è stato attaccato alla Torre d'Oro.
C'era un'enorme catena di ferro che poteva estendersi attraverso il corso del
fiume per unirsi a un'altra torre sulla sponda opposta, la sponda di Triana, per impedire alle navi
nemiche di passare attraverso il fiume Guadalquivir. Questa era la tradizione
architettonica adattata nel Maghreb e nuova in l'Andalusia, e il muro esterno
è sempre stato conosciuto come Al-Barani, dotato di torri
difensive fortificate come, Borg-al-Azajal, la Torre d'Oro, un'immunità
difficilmente violabile dalle armi medievali. Va notato che lo spazio tra le due
pareti era pieno d'acqua.
Questa catena fu quella che videro i marinai di Ramón de Bonifaz y Camargo
(1196/1252 o 1256), il primo ammiraglio della flotta castigliana del re Fernando
III, nel 1247/1248 quando conquistarono Siviglia.
sempre da cronache arabe: La torre resistette alle mura della città contro
un assedio spagnolo durato 15 mesi, che non funzionò, durante i quali il potere
di sottomettere la città che gli andalusi furono costretti ad arrendersi sotto
il peso della fame. La torre che non cadde mai ad un aggressore meritava di
essere ricordata con il suo antico nome.
In seguito, la Torre del oro divenne cappella e un carcere. Architettonicamente presenta una
pianta dodecagonale. Ha tre corpi: il più alto circolare. Il secondo è in
laterizio ed è a pianta esagonale, presenta decorazioni ceramiche a nastri verdi
che contornano gli archi (una gradita novità a suo tempo) e nel primo sono tre
piani coperti con volte a crociera.
La torre soffri diverse riforme dovute prima all'abbandono poi da un
terremoto. Nel 1760 fu riparata e si dice che li vennero custoditi i tesori
provenienti dalla Americhe.. ma questa é una ulteriore leggenda che insieme ad
altre.. fanno della torre una visita obbligatoria.. le guide vi racconteranno di
tutto...
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IL PALAZZO REALE.
Il Palazzo reale è il
Real Alcazar: antica fortezza araba, un grande esempio
dell’architettura mudéjar, una mescolanza di stili e decorazioni, dall’islamico
al neoclassico, con saloni patii e giardini che creano una combinazione
incantevole di spazi e colori. È uno dei luoghi più caratteristici di Siviglia,
dove alloggia la famiglia reale nelle sue istanze in città.
Foto: Porta principale dell'Alcazar che accede al "Patio dei Leoni"
L'intero Real Alcàzar, nasce durante la dominiazione araba di
Isbiliya, Siviglia,
nell'Alto Medioevo (476/1000.
All'inizio del X secolo, all'epoca del califfo di Córdoba Abderrahmàn III
an-Nàsir ordinò, nel 913, la costruzione del palazzo relale quando
divenne emiro e poi califfo della dinastia Omaya.
Inizio
I quartieri emblematici di Siviglia
Molto pittoresco è anche il barrio di Triana, quartiere di marinai, operai e
ceramisti: possiede un mercato coperto dove si possono ammirare i resti della
civiltà araba e romana ed è raggiungibile grazie ai Ponti di San Telmo e di
Isabel II.
Interessante e molto visitato dai turisti è, infine, il complesso de Las Setas:
un progetto di Jurgen Meyer inaugurato nel 2011 e costituito da 3500 pezzi uniti
tra loro che formano sagome di funghi (setas). Dall’alto della struttura si può
ammirare un bellissimo panorama della città. I lavori rimasero bloccati per anni perché furono ritrovati dei resti dell’epoca pre-romana, attualmente
visibili in un Museo che è stato creato appositamente sotto las Setas.
Non bisogna lasciare Siviglia senza aver passato un po' di tempo “tapeando”:
uscire con gli amici a bere una birra o un bicchiere di vino, gustando tipici
stuzzichini spagnoli, fa parte delle abitudini di ogni sevillano che si
rispetti, e non si può evitare di trascorrere piacevolmente un pò di tempo in
uno dei numerosi bar de tapas della città.
Per quanto accennato, e per molto altro, non si può visitare la Spagna senza
passare da Sevilla, un insieme di luci, colori e tradizioni che vi rimarranno
scolpite nel cuore.
Infine, il quartiere de "Santa Cruz" el barrio de Santa Cruz situato vicino alla
Giralda (cattedrale), un quartiere tipico , dove potrete degustare le famose
Tapas sivigliane, ammirare l'arte mudejar, ceramiche, alcazar e i giardini,
jardines dl Murillo dove riposare etc etc ,
Anche el Barrio de San Bartolomé, era l'antico quartiere giudaico forse poco
conoscito e poco frequentato però non han cambiato molto, potete immaginare
le vecchie strade del XV- XVIII secolo e visitare la chiesa barocca di San
Bartolomé
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Tags: storia, siviglia, itinerario turistico, sevilla, monumenti, andalusia,
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Storia e monumenti di Siviglia - Iitinerario turistico Sevilla. Andalucia in due
parole. Andalusia regione del sud della Spagna con un marcato carattere
arabizzante |