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Storia dei Conti di Barcellona - Nella pagina: Introduzione La contea di Barcellona. Barcelona Ciudad Condal Dal primo Conte di Barcellona: Berà sino a Guifré el Pilós I primi Conti di Barchinona Da Berá a Sunifred I Rampon o Bernardo di Settimania Da Sunifredo I a Guifré el Pilós Altri conti.-.. ![]() Guifré el Pilós - Wifredo el Velloso Morte di Wifredo el Velloso - Giufré el Pilós ![]() Le Istituzioni dell'epoca Condal Usatges - Corti Catalane - I Veguer ARGOMENTI CORRELATI Pau i Treva de Deu e la rivolta Nobiliare La Ciudad Condal Sintesi, Significato La Senyera Catalana Leggenda - Il mito di Valldaura La Segnera Catalana Discussione - Analisi dei fatti Titolo Nobiliare "Conte Veguer - Usatges di Barcellona Almansor I regni di Taifa Il Mancuso Moneta dei primi conti di Barcellona El Principat de Catalunya - Guerra dels Segadors ![]() |
La storia dei Conti di Barcellona.. nasce nel contesto della Marca Hispanica come Contea di Barchinona o come il Marchesato di Gotia al tempo di Carlo Magno nell'anno 801. I primi Conti erano di origine Gota e vivevano nell'antica regione denominata la "Septimania" (dalla Provenza a Narbonne o carcassonne ad esempio) , si differenziano dalla seconda dinastia che inizia con Guifré el Pelós, Gufrè el Pilós o Goffredo el Villoso.. La contea di Barcellona come Ciudad Condal, e il suo Conte dipenderà inizialmente dalla Corona Carolingia e darà anche luogo e una successione dinastica conosciuta come "la Casata Barcellonese", ovvero la dinastia dei Conti di Barcellona. Da questo momento in poi, tutte le contee dipenderanno dal Conte di Barcellona.. L'antica Barchinona corrispondeva circa alla Barcino romana.. Ma vediamo passo passo come si svolsero i fatti.. Indice Barcelona Ciudad Condal Come nasce la Ciudad Condal. Quando le prime truppe del re franco di Aquitania Ludovico I il Pio (Louis le Pieux - Luis el Piadoso ) arrivarono a Barcellona, i musulmani comandati dal Wali (governatore) Harun, fuggirono dopo una debole resistenza e i Barcellonesi aprirono le porte ai nuovi arrivati. Luigi o Ludovico il Pio, in riconoscimento di questo gesto che gli aveva consentito di acquisire una importante roccaforte nel sud del territorio franco, dette al popolo di Barcelona la libertà, il dominio sul proprio territorio e il diritto di avere un governo proprio che in sintesi significava: esenzione fiscale, obblighi militari e uso di una propria legge. ![]() L'espansione dei confini effettuata da Carlo Magno arrivò sino a Tortosa sull'Ebro (811) e molti "Wali arabi" che non erano in accordo con l'Emiro di Cordoba (ancora non convertitosi in Califfato) si fecero vassalli del re francese e dei suoi conti. Sotto il dominio dei Franchi, Barcellona divenne " la sede del governatore della contea " di questa frontiera - La Marca Hispanica - frontiera con il potente nemico musulmano di Cordoba che controllava la maggior parte della penisola. I primi conti di Barcellona erano soprattutto stranieri che godevano della fiducia della monarchia Carolingia. L'opera liberatoria di Carlo Magno segnerà il destino e la nascita della Catalogna. Un maggior approfondimento: La Ciutad Condal sintesi e significato Indice I primi Conti di Barchinona Nell'epoca della riconquista dei territori arabi sottratti ai Visigoti, Carlo Magno ( i Carolingi) conservò la suddivisione territoriale ed amministrativa delle contee come erano state organizzate precedentemente dai Visigoti, pertanto, le contee di cui andremo a parlare appartenevano per la maggior parte a Tolosa, la capitale del Regno Visigoto e successivamente divenne un potentissima contea con tanto di vassalli (visconti). Il primo Conte di Barcelona, Berà († nel 844). Berà discendeva da una famiglia imparentata direttamente con Carlo Magno, era figlio di Guglielmo I di Tolosa (a sua volta nipote di Teodorico e di Carlo Martello) era sposato con Cunegunda d'Austrasia, sorella di Carlomanno, fratello minore di Carlo Magno. Nel 792-801 Barcellona era governata dal Wali ex governatore della Medina, Sadun al-Ruayni o Saadoun al-Ra'ini, nominato governatore e successore di Matrouh ibn Sulayman al-Arabi. Nonostante questo, a sua volta, guidò una rivolta contro l'emiro di Córdoba. Di conseguenza, nel 797 recatosi ad Aquisgrana, offrì la città a Carlo Magno con il patto di combattere l'emiro e mantenere il governo di Barcellona.. Carlo Magno una volta convocato il consiglio a Tolosa per esaminare i fatti, accettò di inviare una spedizione guidata dal figlio Ludovico il Pio a Barcellona. L'esercito comprendeva molti importanti comandanti, tra cui il Rostani, conte di Girona, Ademar conte di Narbonne e Guglielmo I conte di Tolosa con il figlio, Berà. Tuttavia, al suo arrivo a Barcellona, Sadoun, che nel frattempo si era riconciliato con il califfato, rifiutò di aprire le porte della città. Di conseguenza l'armata franca iniziò un lungo assedio nell'autunno dell'800. Sadun al-Ruayni cercò di fuggire per ottenere aiuto da Córdoba, ma fu catturato dall'esercito franco. Nel contempo a Barcellona fu sostituito come governatore da Harun, già imparentato con i visigoti della città. L'esercito di Luis continuò l'assedio sino ad affamare la città quando fu costretto ad aprire le porte agli assedianti il sabato del 3 aprile del 801. Luis entrò in città il giorno successivo (4 aprile 801). In questa occasione Berà divenne il Conte de Barcelona (801/820), conte di Gerona e Besalú (812/817-820) e, conte di Rasés e Conflent (790-820). Il Conte Berà favorevole al mantenimento della pace con Al-Andalus, lo portò ad essere accusato di tradimento davanti al re. Guacelmo di Rossillon inviò un suo fedele cavaliere, Sanilla, per sfidare a duello il Conte Berà, come si usava in quella epoca un "duello giudiziale ordalico - giudizio di Dio" che avrebbe confermato o meno le accuse. Dopo aver perso un duello contro Sanilla, secondo la tradizione giuridica visigota, Berà fu esiliato e il governo della contea passò a Rampon o Bernardo di Settimania. († 844). Inizio Rampon o Bernardo di Settimania Successivamente, conflitti interni e tradimenti, costrinsero Berà (partitario della pace con i musulmani) all'esilio (820) per volere dello stesso Ludovico il Pio che era diventato Imperatore del Sacro romano Impero (occidente). Gli succedette Rampòn o Bernardo di Settimania (804/844), fratellastro di Berà, anch'esso figlio del Conte di Tolosa in seconde nozze con Guitburga, sino alla sua morte nel 844. Al contrario di Berà, Bernardo di Gothia o Gotia, era partitario della guerra contro i musulmani, divenne Conte di Barcellona dal 838 al 844. Nel contempo, l'impero Carolingio venne diviso tra i 4 figli di Ludovico il Pio e questo fu l'inizio della fine dell'Impero e del sogno unitario di Carlo Magno sul Sacro romano Impero Germanico. Bernardo divenuto ministro dell'Imperatore Ludovico tra le altre cose, fu accusato di insinuare l'Imperatrice, Judit de Baviera. Per questo fu allontanato dalla corte. Nell'intento di recuperare la posizione che gli competeva, approfittando della lotta per il potere che si era scatenata tra i figli di Ludovico, tentò la carta del tradimento istigando Pipino I di re di Aquitania (797 - 838), il secondogenito contro lo stesso padre, Ludovico il Pio e per questo venne giustiziato da Carlo il Calvo (quarto figlio di Ludovico) che si premurò di eliminare tutti i seguaci del traditore. Il suo tradimento nei confronti della impero Carolingio fece in modo che la contea di Barcellona fosse assegnata da Carlo il Calvo, (re franco dal 840/877 - Imperatore 875/877), figlio di Ludovico il Pio, a Sunifredo I padre di Guifré I el Pilos, già nominato (da Ludovico il Pio) conte di Urgell, Cerdanya per averle riscattate agli arabi nel 834/835. Indice Sunifredo I. Sunifred o Sunifredo ottenne anche altre contee appartenuta a Bernardo; Girona, Besalú, Narbona, Berzier e il Conflet, che corrisponde ad una zona dei Pirenei orientali che corrisponde all'odiena Languedoc-Roussillon. Gli venne assegnata anche la contea di Osona e per questo motivo, gli storici, dibattono sulle origini di Sunifredo, alcuni sostenendo che era figlio di Borrell I di Osona († 820) e altri del Conte Bellón al quale, Carlo Magno avrebbe donato alcune contee del Conflet e Carcassonne. Luis el Tartamudo (Luigi II di Francia), figlio di Carlo il Calvo, divenuto per breve tempo re, nel 878 nomina Conte di Barcelona a Wifredo el Velloso o Guifré el Pilós. Nonostante tutto, i legami di dipendenza delle contee catalane rispetto alla monarchia franca si stavano indebolendo. L'autonomia è stata consolidata affermando i diritti di eredità tra le famiglie della contea. Questa tendenza è stata accompagnata da un processo di unificazione delle contee per formare entità politiche più ampie. Il conte Wifredo el Velloso (840-897), figlio di Sunifredo I e ultimo conte nominato dai re franchi, rappresentava questo orientamento. Wifredo derivante dal germanco, Guifré el Pilós in Catalano (Goffredo o Vilfredo il peloso) riuscì a riunire sotto il suo comando una serie di contee e passarle in eredità ai discendenti. Quando Wifredo fu ucciso dai musulmani, le contee erano state assegnate ai suoi figli il nucleo formato dalle contee di Barcellona, Girona e Osona rimase indiviso. Secondo la Historia de Cataluña (Joaquim Nadal e Philippe Wolf) da questa data, inizia una nuova storia della Catalunya basata sull'indipendenza dei Conti governanti; I CONTI DI BARCELLONA. Un altro capitolo molto importante sono le " Istituzioni dell'epoca Comtal .. e Ramon Berenguer I el vell, mise le basi legislative per la Costituzione Catalana ** Altri conti non menzionati precedentemente:
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septimania, Guifré el Pilós, personaggi, Wilfredo el Velloso, Carolingi 30/04/2022 Scrivi a Catalunyamyweb |