ESTADI DE MONTJUÏC
Estadio Olímpico de Montjuïc
Lo Stadio Olimpico Lluís Companys. Olimpiadi di Barcellona 1992.
Si chiamava Estadio Olímpico de Montjuïc quando venne progettato dall'architetto
Pere
Domènech i Roura, figlio dell'architetto modernista Lluís Domènech i
Montaner.
Venne inaugurato per l' Exposición Internacional de Barcelona del 1929.
In questo stadio giocarono molte partire i 3 club di Barcellona: Il
FC
Barcelona, il Club Esportiu Europa, il
Real
Club Deportivo Español
e la
Selecció Catalana de Futbol
ovvero la Nazionale Catalana.
In seguito l'Español il Reial
Club Deportiu Espanyol in catalano, ha giocato le partite in casa sino a quando
nel 2009 hanno aperto lo Stadio Cornellá-El Prat che con
Camp Nou e lo
Stadio Olimpico, tre grandi impianti sportivi, fanno di Barcellona una
capitale del calcio europeo.
Lo Stadio Olimpico di Barcellona, Estadi Olimpic Lluís Companys è dichiarato un
impianto sportivo a 5 stelle dalla UEFA.
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Olimpiada Popular
Manifesto dell'Olimpiada Popular
del 1936 di Barcellona
Questo impianto sportivo nel secolo scorso doveva essere lo Stadio Olimpico
dell'Olimpiada del 1936.
L' Olimpiada Popular, fu
indetta quando Barcellona fu esclusa dalla selezione delle città
dove dovevano tenersi i XI giochi olimpici e quando fu
assegnata a Berlino, per protesta (era l'epoca della 2a Repubblica Spagnola
1931-1939), si organizzò una Olimpiade parallela chiamata la Olimpiada Popular
che non si tenne perché scoppiò della
Guerra civile il 18 luglio 1936.
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Olimpiadi del 1992. I giochi della XXV Olimpiade.
Nel 1992, conservando solo la facciata
originale, lo stadio olimpico, fu completamente
ristrutturato ed ampliato sino a contenere 55.000 posti. Furono incaricati della
ristrutturazione gli architetti; Correa, Milà, Margarit, Buxadé e
l'Italiano Vittorio Gregotti come presidente onorario.
Ad accendere la fiaccola fu l'arciere Antonio Rebollio atleta delle
Paralimpiadi
o paraolimpiadi, che con una freccia accese il fuoco del pebetero olimpico
(tripode olimpico) mentre poco dopo, risuonava nello stadio olimpico il brano
musicale BARCELONA cantato da Montserrat Caballé ed il grande Freddie Mercury.
Nel 2001 lo stadio fu rinominato Estadi Olímpic Lluís Companys in memoria del
presidente delle
Generalitat de Catalunya che nel 1940, consegnato dai tedeschi
al dittatore Franco, fu fucilato nel
Castello del Montjuïc.
Probabilmente Pablo Gargallo si inspirò ai celebri Giochi Pitici avvenuti nella
Antica Grecia nel 474 a.c circa, in particolare all'Auriga di Delfi che
celebrava appunto una vittoria di corse con carri trainati da una quadriglia di
cavalli. Infatti le sculture sopra l'ingresso dello Stadio Olimpico sono due
AURIGAS cioè due bighe condotte da due Auriga. Mentre la facciata è opera di
Vincent Navarro.
Alcune sculture di Pablo Gargallo a Barcellona:
Hospital
de Santa Pau - Figure decorative.
Palacio de la musica Catalana: beethoven - le valchirie- i cavalli alati ,
il busto di Clavé
Plaza Cataluña
: El Pastor de aguila (1927/1928) e El Pastor de la flauta (1928)
Parque de La Ciudadela, Monumento all'attorer Lleó Fontova (1909)
Estadi Olimpic Lluís Companys:
i due carri con gli Auriga, i conduttori della biga, una figura maschile e uno femminile, non furono le
sole opere destinate allo Stadio, Gargallo fece anche due cavalieri con il
braccio alzato in segno di saluto conosciuti
come "El
saludo Olimpico" che presidiavano la
Puerta de
Maratón che furono restaurati e portati prima
nel Palacio della Virreina sulla Rambla per poi ritornare nello Stadio Olimpico.
Nel Frattempo furono fatte delle copie che si possono vedere nel Museo Pablo
Gargallo di
Zaragoza).
Le Bighe invece
potete vedere da vicino nel Parque deportivo di Can Dragó riprodotte da
Marta Polo che ha anche restaurato tutte le sculture originali menzionate. (Carrer Pintor Alsamorra
Barcelona angolo Avenida Meridiana)
Curiosità: l'AURIGA.
Secondo una tesi, ai tempi dei romani quando un Console o un generale entrava
trionfante in città conducendo egli stesso la Biga, L'Auriga, che era uno
schiavo o un liberto,poneva sul suo capo il lauro d'onore, sussurrando di quando
in quando: ricorda sei solo un uomo. Mentre la tesi più accreditata dice che
l'Auriga, era il conducente dei carri o bighe (normalmente una quadriglia), che
correva negli stadi diventando anche un eroe.. se riusciva a non perdere la
vita.
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