Informazioni turistiche Salamanca
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Catalunyamyweb
UNA GUIDA DI VIAGGIO IN SPAGNA - Storia e curiosità di Salamanca. Informazioni turistiche. Un tour attraverso la Castiglia (Castilla) che vi farà scoprire le città più belle come Salamanca,
Madrid e
Toledo. Storia e cultura, Viaggi & Turismo..
Castilla Y Leon. Una cuna della Storia
della Spagna. La piú grande comunitá autonamica per estenzione dove
si trovano, storicamente, le cittá simbolo del Regno di León e
Castiglia.
Ávila (In preparazione),
Burgos, León
(In preparazione), Palencia,
Salamanca,
Segovia,
Soria, Valladolid e Zamora (In preparazione)
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della Spagna
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CENNI DI STORIA
SALAMANCA: Il colore giallo della pietra arenaria si esalta maggiormente con la luce notturna dei fari che illuminano l'antica città che nasce sulle ceneri di un nucleo urbano situato nel luogo dove sorgeva una fortezza chiamata
Salmántica o Helmántica (conquistata dai Caraginesi nel 220 a.c.).
Salamanca non rimase indenne dal'invasione araba, infatti nel 712 venne conquistata da
Muza ben Nuseir, implicato nel complicato groviglio politico tra
Rodrigo, re Visigoto usurpatore del trono di Agila II,
Giuliano di Ceuta (conde don Julián) ex vassalo di Rodrigo e l'ormai popolare,
Tariq ibn Ziyad. (Storia della conquista Araba della Penisola Iberica)
PATIO DE LA ESCUELA - L'UNIVERSITÀ.
Grazie alle immagini fotografiche che troviamo quotidianamente su libri, riviste e giornali, solo poche persone non conoscono la facciata Plateresca dell'entrata universitaria, con i simboli dei re cattolici, di Ercole e Venere, la rana e il teschio, simbolo e monito per gli studenti. Una mescola ornamentale che ricorda lo stile dei potenti Re Castigliani, (stile Isabellino) mescolato abilmente con lo stile mudejar e il tardo gotico durante il periodo doro del rinascimento Italiano. Forse per questo, alcuni lo chiamano il rinascimento Spagnolo.
Se vuoi saperne di più con Wikipedia.
Salamanca, sede della più antica università di Spagna, fu fondata da Afonso IX re di León con il nome di Estudio General de Salamanca (1218) in contrapposizione alla Estudio di Palencia fondata da suo cugino e nemico Alfonso VIII,re di Castilla. Solo successivamente venne chiamata Univeristà (1255) da Alfonso X suo nipote e re di Castilla y León. (Fernado III figlio di Alfonso IX, unisce Castilla y León nel 1230).
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Per dovere di cronaca, Alfonso IX ebbe una vita matrimoniale osteggiata anche dalla chiesa la quale annullò due matrimoni il primo con Teresa del Portogallo ed il secondo con Berenguela regina di Castilla (imparentata con casa Savoia). Da questo matrimonio nacquero diversi figli tra i quali Fernando III e Alfonso de Molina (padre di Maria de Molina). Per questo, la successione dinastica portò di fatto all'unione di Castilla e León.
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Personaggi famosi come l'Agostiniano,
Fraile Luis de León (1527 - 1591),
uno degli umanisti più importanti di Spagna ha il suo podio nella piazza vicino all'ingresso dell'università, un uomo capace di scrivere e manifestare il suo Ascetismo che le valse anche la prigione, ma nonostante la persecuzione dell'inquisizione riuscì a catalizzare le principali menti accademiche nella università di Salamanca.
La frase più conosciuta di questo grande personaggio è quella che pronunciò agli studenti, ritornando dalla sua lunga permanenza in carcere:
Dunque, dove eravamo rimasti..
se vuoi conoscerlo con Wikipedia..
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LEGGENDE CURIOSITÀ E TRADIZIONI DI SALAMANCA.
Se trovate delle strane scritte rosse con vernice, specie sulle pareti dell'università, non vi stupite perché appartengono ad una antica tradizione del XIV secolo dovuta ai "neo laureati" che dopo aver ricevuto il diploma, partecipavano ad una corrida e con il sangue del toro ucciso scrivevano la parola VICTOR (in segno di vittoria) su monumenti e muri della città.
Agli albori dell'università si racconta che gli studenti prima dell'esame, passavano la notte in una cappella della vecchia cattedrale,
la cappella di Santa Barbara dove poi si sarebbe svolto l'esame, ripassando le varie materie. Con il tempo la tradizione evoluzionò e quando al mattino, se l'esame si era concluso con successo, si faceva una gran festa toreando e uccidendo un toro che serviva come piatto principale e conseguentemente con il sangue....
Sulla porta laterale della cattedrale di Salamanca troverete curiosi rilievi che non sono certamente originali, vennero inserite da coloro che riformarono la porta per l'esposizione religiosa "Las Edades del Hombre" avvenuta nel 1993. Un astronauta un drago che mangia il gelato un bimbo e una curiosa "vacca"..
La rana e il teschio sulla porta de la Escuela.
Di fatto, un monito per gli studenti, la rana vorrebbe indicare la lussuria che inevitabilmente porta alla morte (teschio).
I MIRACOLI DEL PATRONO DELLA CITTÀ DI SALAMANCA.
Non si conosce molto della vicenda ma secondo la leggenda, il frate Agostiniano Juan de Sahagún (nato a Sahagún, prov. di León 1430 -1499)
- Patrono di Salamanca - mentre passava per la via dove c'era il pozzo, un bambino vi cadde dentro. Se bene fosse molto profondo, il frate gli tese il cordone che portava legato alla vita che si allungò quanto bastava per essere afferrato dal bimbo che così potette salvarsi.
Calle del Pozo Amarillo.
Un'altro miracolo avvenne durante un mercato di bestiame. Un toro infuriato scappò dal recinto seminando lo scompiglio tra la folla e proprio mentre stava per travolgere una madre con un bimbo, Fra Juan de Sahagún si interpose e lo fermò solo con una frase: "Tente, necio" che tradotto vuol dire fermati tonto... la memoria di questo miracolo si trova nella
Calle Tentenecio..
Anche Plaza de la Concordia ricorda un episodio della vita del Santo, la pacificazione ottenuta tra due nobili famiglie che erano in lotta, durante la quale furono uccisi i due figli di Doña Maria de Monroy.
Si racconta che Doña Maria, travestita da uomo segui gli assassini che appartenevano alla famiglia Manzano che nel frattempo si erano rifugiati in Portogallo, li uccise e portò le loro teste sulle tombe dei figli.
Da quel momento, Salamanca si convertì in un campo di battaglia. Juan de Sahagún allora incontrò la famiglia di Monroy e quella dei Manzano riuscendo a riportare la pace (1464). Fra Juan fu sempre difensore dei deboli e degli oppressi. Per questo fu canonizzato da Papa Innocenzo XII nel 1691. Le sue reliquie si trovano dentro la
Cattedrale Nuova di Salamanca. Tratto dal Diccionario de los Santos (Tikal Ediciones).
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LE CATTEDRALI DI SALAMANCA
La Cattedrale Vecchia, Santa María de la Sede. Come una madre amorosa pazientemente aspetta la nascita della nuova cattedrale e solo grazie alle infinite lungaggini burocratiche durate olre 200 anni si unirà alla nuova nata, donandole ciò che rimaneva della sua prima costruzione del XII secolo. La Cattedrale nuova, Nuestra Señora de la Asunción, iniziata nel 1513 c.a. mostra la sua bellezza barocca con accenni di stile gotico tipico del periodo tardo gotico nel quale fu iniziata. L'enorme e bellissima cupola stile rinascimentale rimane come il fiore all'occhiello della costruzione. Con l'ausilio di uno specchio posto sapientemente nella cattedrale, possiamo ammirarne tutta la sua bellezza. Anche il coro, splendida opera degli scultori Churriguera con le sue 98 sedie che ritraggono, apostoli, dottori della chiesa etc. i due organi invece, risalgono al XVi e XVIII secolo, il più antico è opera di Luis Damián.
Foto: La torre del gallo Cupola della Cattedrale vecchia di Salamanca
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PLAZA MAYOR DE SALAMANCA
L'idea architettonica della Plaza Mayor si deve forse ad un architetto di Felipe II, Francisco de Salamanca che in conseguenza all'incendio di Valladolid nel 1561, ebbe l'incarico di riubanizzare la città parzialmente distrutta. Francisco de Salamanca propose un nuovo concetto urbanistico costituito da questa grande piazza quadrata dove si svolgeva il mercato, celebrazioni pubbliche e religiose a dalla quale partono vie parallele e rettilinee. Plaza Mayor servirà da modello per altre piazze che verranno costruite in seguito esempio
Plaza Mayor di Madrid costruita da
Juan de Herrera proprio in quegli anni (1561).
La Plaza Mayor di Madrid, sorella gemella di quella di Salamanca, risulta essere più piccola di dimensioni. Ugualmente come in Madrid, possiamo vedere raffigurati i visi di personaggi famosi come Cerventes, Cristoforo Colombo, uomini illustri e artisti, re e personaggi controversi nella storia di Spagna come Cortez e Pizarro. L'ATTUALE PIAZZA si deve ad Alberto Churriguera che la iniziò nel decennio del 1720 -30 e quando venne terminata, era il 1755.
Plaza Mayor risulta essere la piazza più grande tra le consorelle, di forma quadrata irregolare dovuta alle costruzioni precedenti, vanta il lato maggiore di ben 82.60 metri e quello minore di quasi 76. Sotto gli 88 archi si possono trovare buonissimi ristoranti e bar o taverne dove potete assaggiare le famose Tapas, insieme ad un eccellente vino doc prodotto autoctono della zona, e senza gridarlo in giro, i famosi prosciutti di Salamanca. Credetemi sulla parola.
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LA CASA DE LAS CONCHAS.
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Le conchiglie (c.a 300 conchas) che rappresentano la devozione a
Santiago de Compostela, sono ornamento di questo antico edificio risalente al XV secolo, alcune inferiate che sembrano delle gabbie, trovano una spiegazione logica nella supposta prigione dell'università che quel palazzo conteneva.
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La casa de las Conchas fu edificata nel 1493 in stile plateresco da un docente dell'università che apparteneva all'Ordine di Santiago, tal Rodrigo Maldonado de Talavera, che fece costruire anche la cappella Talavera nella Cattedrale vecchia.
Oggi Biblioteca Nazionale. I fior di lis (fiori di giglio) sicuramente hanno a che fare con la Francia. Se volete conoscere la leggenda legata allo scudo di questa famiglia andate su
Wikipedia..
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