Storia di Sagunto Informazioni turistiche
|
 |
Comunità
Valenciana - Storia di Sagunto - Si racconta nelle
pagine della storia le gesta eroiche degli abitanti di questa antica città che
ancora oggi si rannicchia su una collina che ha dato origine ad una leggendaria
resistenza alle truppe Cartaginesi del generale Annibale Barca.
Le strade, gli archi, il quartiere ebraico, le sue antiche mura
dell'acropoli, il teatro romano e la sua chiesa, ci raccontano di Sagunt,
Sagunto, Murviedro o Morvedre (in Valenziano) di una antica cittadina
il cui porto vide le navi fenicie, greche e infine o romane, che portavano
e commerciavano le loro merci. Anche se oggi di questo porto rimane ben poco in
quanto le acque si sono allontanate, divenne un obbiettivo primario delle truppe
Cartaginesi non solo per le sue ricchezze agricole dovute ai suoi famosi
orti ma per la posizione strategica nel mediterraneo.
La sua storia ci riporta alla seconda guerra punica condotta dai
fratelli Scipione contro i generali Cartaginesi di cui si parla nella pagina
dedicata a Tortosa. La conquista di Sagunto da parte di Annibale nel 219 ac.,
provocò la seconda Guerra Punica. Annibale attaccò Sagunto per le sue ricchezze
accumulate con il commercio in modo tale da poter finanziare la guerra contro
Roma che per altro doveva proteggere questa città come dagli accordi sanciti
dall'alleanza stabilita in precedenza.
Inizialmente si chiamava Arse le cui origini
risalgono ai Greci, disponendo di un buon porto (Grau Vell)
intraprese il commercio con Roma che in seguito la chiamò
Saguntum divenendo sua alleata. I romani non
potettero o non vollero intervenire prontamente e Sagunto resistette per ben
otto mesi al temibile Annibale ma alla fine capitolò. Uno storico greco, Polibio
che visse a Roma prima da ostaggio, poi come istitutore data la sua cultura, ci
narra delle vicende romane ed in particolare proprio quelle relative alle Guerre
Puniche, le ragioni di Annibale per la conquista di Sagunto e quelle dei romani
che tardarono a sostenere la sua alleata Saguntum che in seguito fu
riconquistata nel 141 a.C.
Con l'invasione araba del 713 Sagunto cambiò nome adattandosi ai
nuovi proprietari che
la
chiamarono Morbyter che costruirono una moschea dove oggi si trova la
chiesa di Santa Maria di Sagunto. Le cose non andarono molto male, gli
arabi oltre a costruire una moschea edificarono bagni e scuole riportando così
la città ad un buon livello di vita permettendo a cristiani e giudei di vivere
in armonia con i nuovi padroni. Con il tempo iniziarono le rivolte tra gli
stessi gli arabi e i cristiani approfittarono della situazione, conquistarono
città dopo città, quando nel 1098 Sagunto o Morvedre (muri vecchi) venne
conquistata da El Cid Campeador ma subito dopo fu ripresa dagli Almohadi.
Si deve a
Jaime I, re della Corona
Catalo-Aragonese, la definitiva conquista della "comunidad
valenciana" nel 1238.
Dopo la guerra guerra indipendenza spagnola 1808-1814 (dove
Murviedro viene citata per il comportamento eroico della guarnigione che dopo la
resa le venne concesso l'onore delle armi da parte de francesi comandate
del maresciallo Suchet.
Battaglia di Sagunto 1811), la Spagna attraversa un periodo di
transizione che in seguito vedrà restaurata la corona Borbonica. Nel 1868, si
decide di cambiare il nome di Murviedro modificando il suo antico nome romano
in SAGUNTO.

Edificio del Delme |

Sagunto medievale |

antica fonte medievale |
|
|
|