Note biografiche dei Santi

Brevi cenni sulla vita dei Santi relativi alle descrizioni della Basilica di Montserrat  e la Cattedrale di Girona- El Cercle Artístic de Sant Lluc -

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 NOTE BIOGRAFICHE DEI SANTI (pag.4) 
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Note biografiche dei Santi nelle cappelle di Montserrat

Nota su San Benedetto.
San Benedetto da Norcia (Norcia, 480 circa – monastero di Montecassino, 547 circa), è stato un monaco e santo italiano, fondatore dell'ordine dei Benedettini. Viene venerato da tutte le chiese cristiane che riconoscono il culto dei santi.
San Benedetto da Norcia, fratello gemello di Santa Scolastica, apparteneva ad una nobile famiglia romana. Eutropio Anicio, il padre, era Capitano Generale dei romani nella regione di Norcia, mentre la madre era, Claudia Abondantia Reguardati, contessa di Norcia.
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Nota su San Martino di Tours.
Nato in Pannonia (Ungheria), figlio di un importante ufficiale dell'esercito dell'Impero Romano, le venne dato il nome di Martinus, in onore di Marte il dio della guerra. Quando la famiglia si spostò a Pavia, in quanto figlio di un ufficiale, dovette entrare egli stesso nell'esercito. Venne quindi mandato in Gallia; qui, ancora adolescente, si convertì al cristianesimo e divenne un monaco nella regione di Poitiers.

Quando Martino era ancora un soldato, ebbe la visione che diverrà l'episodio più narrato della sua vita. Si trovava alle porte della città di Amiens con i suoi soldati quando incontrò un mendicante seminudo. D'impulso tagliò in due il suo mantello militare e lo condivise con il mendicante. Quella stessa notte, sognò che Gesù si recava da lui e gli restituiva la metà di mantello che aveva condiviso. Udì Gesù dire ai suoi angeli: "Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito". Quando Martino si risvegliò, il suo mantello era integro. 

Il mantello miracoloso
venne conservato come reliquia, ed entrò a far parte della collezione di reliquie dei re Merovingi dei Franchi. Il termine latino per "mantello corto", CAPPELLA, venne esteso alle persone incaricate di conservare il mantello di san Martino, i cappellani, e da questi venne applicato all'oratorio reale

Secondo la tradizione la termine cappella viene dall'edificio reale di Carlo Magno in Aquisgrana, dove la cappa fu conservata la cappa di San Martino. In seguito questo termine venne esteso agli edifici di culto.
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Nota sui Santi Placido e Mauro.
Fu, assieme a Mauro, uno dei più noti discepoli di SAN BENEDETTO DA NORCIA. Dei due, Placido era forse il più giovane: poco più che un fanciullo, quando venne posto sotto la guida dell'abate Benedetto. Per questo viene considerato patrono dei novizi benedettini. A Placido, oltre che a Mauro, è attribuito un celebre episodio miracoloso narrato da san Gregorio Magno nei suoi Dialoghi. Mentre Benedetto era nella sua cella, un giorno, il giovane Placido si recò ad attingere acqua nel lago. Perse l'equilibrio e cadde nella corrente, che subito lo trascinò lontano dalla riva. L'abate, nella cella, conobbe per rivelazione l'accaduto. Chiamò Mauro, e gli disse di correre in soccorso del confratello. Mauro si affrettò ad obbedire correndo sull'acqua, fino a raggiungerlo e trarlo in salvo. San Placido, invocato per tutto l'Alto Medioevo come "Confessore", venne trasformato in martire alla fine dell' undicesimo secolo. Un fantasioso biografo compose infatti un falso racconto della sua Passione, sofferta in Sicilia, per opera dei Saraceni. 
A San Mauro, abate benedettino, Gli vengono attribuite gesta prodigiose: camminare sulle acque, vedere e scacciare i demoni. Pare sia di origini cosentine, inoltre, Viene invocato per guarire da ogni sorta di malattie.
L'episodio del lago, si legge anche nella Legenda Aurea, di Jacopo da Varagine.
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Nota su Sant Ignazio di Loyola.
In spagnolo, Íñigo López de Loyola (1491, 1556), di origine basca, è stato un presbitero spagnolo, fondatore della Compagnia di Gesù : nel 1622 è stato proclamato santo da papa Gregorio XV.
Nel 1506 divenne paggio al servizio di un parente, Juan Velázquez de Cuéllar, tesoriere (contador mayor) del regno di Castiglia. Come cortigiano, Ignazio ebbe in quel periodo uno stile di vita dissoluto.
Nel 1517, Ignazio prese servizio nell'esercito. Venne ferito gravemente durante la Battaglia di Pamplona (20 maggio 1521) e per colpa della ferita fu costretto per lungo tempo, a letto, nel castello di suo padre con il medico che veniva a visitarlo tre volte al giorno per tre mesi.
Durante il suo ricovero, ebbe anche l'occasione di visitare il Monastero benedettino di Montserrat (il 25 marzo 1522), dove appese i suoi paramenti militari davanti ad un'immagine della Vergine Maria, in una vera e propria veglia militare dedicata alla Madonna. Entrò immediatamente nel monastero di Manresa, in Catalogna, dove praticò un severissimo ascetismo, (austerità). Si può vedere lungo il cammino, una replica della sua spada, di cui l'originale viene conservata a Madrid. Mentre a Manresa si può visitare la Santa Cova, una grotta trasformata in cappella, dove Sant Ignazio de Loyola si ritirò nel 1552 per scrivere i suoi famosi Esercizi spirituali.

Nel 1522 San Ignazio si reca in una Università di Parigi dove approfondisce la conoscenza teologale e principalmente diffonde l'importanza e la pratica degli Esercizi Spirituale. Nel 1534 Ignazio ha sei seguaci tra i quali
Francisco Javier e nella Chiesa di Sant Pierre de Montmartre getta le basi di quello che sarà la Compagnia di Gesù.

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Santi della Cattedrale Girona San Javier
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Note sul Circolo artistico San Lluc di Barcelona: argomento: Architetti e scultori della Basilica di Montserrat.

Il Cercle Artístic de Sant Lluc è un'associazione artistica catalana, creata nel 1893 a Barcelona per Joan e Josep Llimona, il consigliere comunale Alexandre M. Pons ed altri artisti. La sua fondazione seguì le orientazioni dottrinali di Josep Torres i Bages, come reazione all'umorismo anticlericale del modernismo boemo ed alla frivolezza delle attività del Cercle Artístic di Barcellona. A ciò opposero un rigido moralismo cattolico, un culto alle virtù familiari ed un desiderio di imparentare con l'umiltà delle corporazioni medievali. Il suo primo presidente fu Lluís Serrahima, e tra  i suoi membri raffigurarono Dionís Baixeras, Iu Pascual, Antoni Gaudí, Enric Sagnier i Villavecchia, Joaquim Vancells, Joaquim Renart, Ramón Sunyer, Joaquín Torrefaccia García, Feliu Elías, Darius Vilàs, Eugeni d'Ors ed altri artisti. Il Cercle fu il primo con radici del Novecentismo al principio del  XX secolo. Dopo la sua epoca di splendore,  protesse istituzioni come, gli Amici dell'Arte Liturgica o il Raggruppamento Coubert (1918). Dopo la Guerra Civile si riorganizzò e protesse attività di entità come il Raggruppamento Drammatico di Barcellona ed il Coral Sant Jordi, e fondò il Premio di Disegno Joan Mirò.
Nel XIX secolo la sede del Circolo era proprio sopra la casa modernista
Casa Martí e il ristorante  ELS Quatre Gats  Mentre il Cercle Artístic di Barcellona si trova nel Barrio Gotico e si chiama EL REAL CÍRCULO ARTÍSTICO DE BARCELONA dove incontrerete una mostra privata delle sculture di Salvador Dalí.

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