MUSEO DELLA CATTEDRALE DI GIRONA

Tapís de la Creació

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Descrizione Museo 

Descrizione  Sale

Il Tapis de la Creacó

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DESCRIZIONE MUSEO DELLA CATTEDRALE DI GIRONA

La Cattedrale, al suo interno e proprio nella ex sala capitolare, ospita un museo contenente molte testimonianze di questa storia, compreso, l'unico ed ineguagliabile Tapís de la Creació, però Pere de Palol che commentava la visita di Carlo V avvenuta nel 1538 a Girona, disse che l'imperatore tornando a rivedere il bellissimo arazzo, lo chiamò il tappeto di Carlo Magno proprio come altri oggetti che sono conservati nella cattedrale, la sedia, la statua di San Carlo Magno e la torre a questi dedicata, anche se in seguito nessuno, tornò a chiamarlo in questo modo. (Catalunya Romanica; volum. XXIII, pag. 188-189).

DESCRIZIONE SALE DEL MUSEO :

Alcune descrizioni di oggetti contenuti nelle sale del Museo.
PRIMA SALA:
Tappeto decorativo dell'organo,
Cofanetto di Hixan II
Arte decorativa araba XII sec proveniente dal regno di Cordoba
Si suppongono due ipotesi, il cofanetto venne donato al vescovo di Girona dal padre di Hixam II in contropartita di un libro riguardante i Re Franchi oppure il cofanetto proviene dalla conquista di Cordoba dei primi anni del XI secolo alla quale partecipò il Vescovo di Girona Odò che rimase ferito mortalmente.
Pale con rilievi del martirio di San Narciso...

SECONDA SALA:
Il Libro dell'Apocalisse commentato dal Beato di Liebana.
La statua di San Carlo Magno(con il volto di Pere el cerimonioso) e il retablo di Santa Elena, pitturato da Pere Fernandez nel 1521.

TERZA SALA:
dei Juratoris, sono delle copertine di legno del XI sec. che proteggeva il Vangelo su quale giuravano i canonici ai quali veniva affidato un capitolo. Una bellissima Pietà del XV secolo attribuita a Jaume Mates ed infine una Bibbia di Carlo V di Francia fatto in Italia da un frate di Bologna, Bernardino da Modena del XIv secolo circa.

ULTIMA SALA DEL MUSEO- EL TAPIS DE LA CREACIO.
Museo della Cattedrale di Girona il Tapís de la Creació
Tapíz de la Creación
Museo della Cattedrale di Girona
A tale proposito va fatto notare che nonostante il Tapíz de la Creación (Tapís de la Creació)risale tra il XI ed il XII secolo, i disegni su esso riportati sono antichissimi e vengono descritti in un bibbia parzialmente scomparsa risalente al V secolo. La descrizione delle scene relative alla Genesi si trovano in diverse rappresentazioni che probabilmente erano descritte da un codice miniato del V secolo, la Bibbia Cotton, distrutta parzialmente nel XVIII secolo i cui resti si possono incontrare al British Museum. Per il resto, l'autore del Tapiz, doveva a vere molti riferimenti iconografici che le hanno permesso di descrivere in misura più ampia gli eventi sotto riportati.

Descrizione del Tapís de la Creació.
L'arazzo della creazione venne restaurato nel 1952 ed ha una dimensione di 3,65 per 4,70. Normalmente veniva usato per tappezzare le pareti in occasioni di celebrazioni liturgiche.

Costruito su lana ricamata che risale al XI secolo è un pezzo unico dello stile romanico.

Il tappeto della creazione di Girona essenzialmente è formato da tre parti di cui la prima ci narra della Genesi , la seconda ci descrive il calendario e la terza rappresenta la storia della Croce.

Prima Parte. La genesi viene descritta intorno la figura centrale del Cristo visto come il Pantocreatore ma il cui aspetto giovanile veniva solitamente rappresentato nell'epoca paleocristiana sino al IV. Segue lo spirito di Dio e gli angeli della luce e delle tenebre, la creazione del firmamento e la divisione delle acque. Adamo che stabilisce i nomi degli animali. Creazione di Eva con gli alberi del bene e del male, la palma il bene e la mela il male.
Nel centro la creazioni dei pesci e degli uccelli.

Seconda Parte. I quattro venti, da sinistra: Maestrale - Grecale - Scirocco - Libeccio
I mesi dell'anno : nella parte mancante sicuramente compariva gennaio e terminava con dicembre.

Annus: significa che rappresenta un Menologi, un calendario,contrapposto a questo simbolo si presuppone la terra.

I quattro fiumi del paradiso per meglio dire la fonte del Paradiso è Gesù, la fonte della vita eterna. Dalla fonte sgorgano 4 fiumi: Geon, Trigris, Eufrate e Fisón. In effetti i 4 fiumi possono rappresentare anche i 4 Evangelisti in quanto la figura di Geon rappresenta un uomo con un anfora e anfora rappresenta la fonte dalla quale ....

Caino e Abele. La loro presenza presuppone che nella parte mancante vengano rappresentati anche Adamo ed Eva.
Le quattro stagioni, dopo Caino, l'estate e l'autunno. Annus. inverno e primavera.

I giorni della settimana: Die solis Domenica Dies Luns Lunedì.

Terza Parte. Rappresenta la storia della Vera Croce. Nelle scene sono identificabili Santa Elena insieme a un gruppo di ebrei e al di là di una rappresentazione della città di Gerusalemme. Nella metà superiore appare una grande croce e una corona, che attribuisce alla Sureda ultimo residuo di una immagine centrale dell'imperatore Costantino il Vera Croce al collo.

Ricostruzione del Tapís de la Creació secondo lo studio di Pere de Palol
 
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