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Palacio de Comunicaciones
Plaza de Cibeles
Puerta Alcalà
Cosa vedere nel Parque del Retiro Introduzione
STORIA DEL PALACIO DEL BUEN RETIRO.

Percorso n. 1
Puerta del Sol - Parque del Retiro
PALACIO DEL BUEN RETIRO
MADRID SCOMPARSA
Quadro di Jusepe Leonardo.
Il Palacio del Buen Retiro fu progettato da Alonzo
Carbonell quando regnava Filippo IV nel 1630/40 che affidò al
Duque de Olivares, Don Gaspar de Guzmán, suo favorito,
la direzione dei lavori (1629). Il Duca concepì questo palazzo come un luogo di
svago e relax per sovrani e i nobili della Corte Reale di Madrid che
utilizzavano il maggior complesso formato dal
Palazzo del Buon Ritiro, concepito come seconda residenza reale e i
Giardini del Buon Ritiro, anche perché, li vicino si trovava il
Monasterio de los Jerónimos oggi San Jerónimo dove di sovente
la Famiglia Reale celebrava le necessità dettate dalla fede Cristiana,
inoltre questo complesso, non era molto distante dal Palazzo Reale,
l'antico
Alcazar, che rimaneva come sempre la residenza abituale dei
sovrani ma che in questo modo potevano approfittare della zona boschiva e
dell'aria fresca che rendeva gradevole e piacevole distrarsi dai doveri
quotidiani.
COSA RIMANE DEL PACACIO DEL BUEN RETIRO.
Di questo enorme complesso oggi scomparso , oggi rimangono:
il Parque del Retiro
il Salón de Reinos, oggi, dove si trova Il Museo
dell'Esercito dismesso nel 2009.
il Casón del Buen Retiro.
la chiesa di San Jerónimo El Real
Indice
Storia dei "Jardines del Retiro."
I progetto dell'area dei giardini, che coprivano una superficie di 145
ettari, furono affidati agli architetti
Giovanni Batista Crescenzi e Alonzo Carbonell che costruirono
diversi edifici tra i quali il Teatro del Buen Retiro dove si tenevano
rappresentazioni teatrali dei geni del “Siglo de Oro” come
Calderón de la Barca e López de Vega.
La fantasia e bravura degli Italiani erano note in tutto il mondo per questo
fu contattato

Estanque Grande epoca Felipe II - Madrid
Cosme Lotti, scenografo del Gran
Duca di Toscana per il progetto dei giardini nei quali installò
anche una gabbia per animali selvaggi e un voliera per uccelli esotici. Ma
la realizzazione più spettacolare fu la creazione di un grande lago
artificiale (280x140) che gli spagnoli chiamarono “Estanque Grande”
era un grandioso scenario che anticamente avremmo chiamato naumachia
dove si tenevano rappresentazioni nautiche di diverso genere |
L'Estanque era alimentato da sei canali dei quali uno si chiamava Rio Grande o
Canal del Mallo che veniva percorso in gondola dai sovrani, in seguito alla
Guerra dei Francesi, venne ricoperto permettendo il passaggio delle carrozze.
Indice
Parque del Retiro. Dal 1700/1900
Con
il tempo i Jardines del Retiro cambiarono fisionomia in funzione dei suoi
frequentatori. Una prova di questo cambiamento lo vediamo in una zona del parco
chiamato "El Parterre", tipico giardino alla francese costruito durante
il regno di Filippo V (1700/1746). L'estensione attuale dei Parco del
Ritiro è minore rispetto alla superficie originale, dei 145 ettari ne
rimangono solo 118 forse dovuto alla ristrutturazione urbanistica o per via
delle nuove costruzioni fatte nel Parque...
El Parterre del Retiro
di Robert de Cotte
Nel Parque del Retiro venne costruita una struttura che ospitava "La
Fabbrica di Porcellana del Buen Retiro", l'ideata venne a Carlo III
(1759/1788)
che aveva apprezzato i manufatti napoletani fabbricati a Capodimonte
quando era re di Napoli. Carlo III fece venire da Napoli degli specialisti per
iniziare la produzione di queste bellissime e raffinate porcellane che si
possono vedere nei
Palazzi Reali di Madrid e di Aranjuez. La produzione e la
vendita era fonte di un beneficio che serviva come ingresso statale ma
certamente, nonostante la estrema raffinatezza del prodotto, non ebbero un
grande successo economico dato il costo elevato. La fabbrica era situata nei
pressi della Fonde dell'Ángel Caído e venne distrutta durante la
Guerra di Indipendenza dai Francesi (1808-1814).
Il Real Observatorio Astronómico de Madrid (1757) venne promosso da Carlo
III, con la competenza di un celebre scientifico, Jorge Juan y Santacilia
(1713/1773), ma la prima costruzione dell'Osservatorio attuale risale al
1790, progetto di Juan de Villanueva durante il regno di Carlo IV
(1788/1808). Durante la Guerra dei Francesi, l'edificio venne danneggiato e
nel 1848 fu ricostruito da Antonio Aguilar.
Carlo III fece costruire anche la Fuente del Alcachofa (1781) nei pressi
della Puerta de Atocha
opera di Ventura Rodriguez e Alfonso Vergas. La fonte venne
spostata nel 1880 nell'attuale sito, però pare che sia una riproduzione come
dice il cartello comunale posto vicino alla fonte.
Come accennato, durante la Guerra di Indipendenza, i giardini furono usati come
base delle truppe francesi
e
di conseguenza subirono molti danni, anche il palazzo Reale rimase distrutto,
per questo, durante il regno di Fernando VII (1814/1833) si iniziò una
nuova ristrutturazione del complesso che proseguì anche durante al tempo di
Isabella II (1833/1868).
Il Palacio del Buen Retiro, date le sue condizioni fu demolito. In
seguito, quando i giardini divennero proprietà municipale (1868) furono aperti
al pubblico. In quel periodo si costruirono le fontane di Galápagos, nel
1832 (testuggine), quella di
Alcachofa (carciofo) venne spostata nell'attuale spazio e quella del
Ángel Caído (Angelo caduto) ideata da Ricardo Bellver nel 1877, dopo un
lungo pellegrinaggio tra Parigi ed il Museo Nazionale venne ceduta al Comune di
Madrid per collocarla nel Parque del Retiro nel luogo dove sorgeva la Fabbrica
di ceramiche.
La statua si ispira al poema Inglese, Il Paradiso perduto di John
Milton racconto biblico su Adamo ed Eva. Secondo i Madrileni, l'Ángel
Caído è una delle poche raffigurazioni dell'Angelo ribelle, prima di
cadere in disgrazia e trasformarsi nel principe delle tenebre....
La passeggiata fu aperta alle carrozze, si costruirono inoltre il Palacio
Velázquez (1883) e il Pacacio de Cristal (1887). L’architetto
Ricardo Velázquez
Bosco si incaricò di entrambi i progetti. Le immagini potete vederle nel video.
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Monumento a Alfonso XII. Dal 1900 a oggi.
All'inizio del secolo si costruì anche il monumento di Alfonso XII (iniziato
nel 1902 dalla Regina Maria Cristina e terminato nel 1922) nell’Estanque
(stagno), come omaggio al re, ideato e costruito da José Grases Riera
ma terminato da Teodoro Anasagasti. Alla costruzione dell'enorme
complesso parteciparono
Miquel Blay
(1866–1936) autore della scultura "la
Paz", scultore Catalano di
Olot
già nominato per la scultura "La canción popular" nell'Orfeo
Catalá
di Barcellona, Aniceto Marinas (1866/1953) con la scultura "La
Libertad" e il Progreso di Miguel Ángel Trilles (1866/1936). I tre
scultori fecero parte della
Bellas Artes de San Fernando. Ma al completamento del Monumento nel suo
complesso parteciparono molti scultori Spagnoli tra i quali alcuni catalani che
oramai erano conosciuti per le sculture che avevano completato molti edifici
modernisti di Barcellona, ne citiamo alcuni che sono stati menzionati nelle
pagine del modernismo a Barcellona:
Agapit Vallmitjana (i leoni) Rafael Atché per il busto di Alfonso
XII, autore della statua di Cristoforo Colombo a Barcellona, Eusebi Arnau,
scultore modernista autore di molte opere in collaborazione con Domenec I
Montaner, Manel Fuxà, eseguì Las Ciencias e a Barcellona: Padre
Bernat Boïl nel monumento a Colombo, Josep Clarà, la Industria
e a Barcellona la
Diosa in Plaza Catalunya.
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Il Museo
dell'Esercito,
era l'antico Salón de Reinos costruito dal Conte Olivares,
conteneva la Pinacoteca Reale. Tutte le opere che el Salón de Reinos, oggi si
possono vedere nel
Prado.
Se siete appassionati di armi , armature etc, dovete andare a Toledo
nell'Alcazar dove hanno trasferito tutto il contenuto di questo museo, almeno
per il momento. Foto Museo dell'Esercito.
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Nei pressi, possiamo ancora vedere il
Casón del
Buen Retiro, costruito da Alonzo
Carbonell
nel 1637
come sala da ballo al tempo di Filippo IV oggi un prezioso museo
che fa parte del Prado. Fu semidistrutto durante la guerra dei francesi pertanto
nel XIX secolo venne iniziata la ricostruzione ampliando l'edificio e costruendo
due nuove facciate in stile neoclassico, una delle quale venne realizzato
Ricardo Velázquez Bosco. Dal 1971 fa parte del Museo del Prado e contiene
quadri del XIX secolo.
Nella foto: la facciata realizzata da Ricardo Velázquez
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Palacio de Cristal
Nel 1877 venne costruito il Palacio de Cristal. Questa meraviglia
di acciaio e vetro si trova nel sud-est del Estanque, è stato costruito
dall'architetto Ricardo Velázquez Bosco per ospitare una collezione di
piante esotiche provenienti dalle ex colonie delle Filippine. Accanto si trova
un laghetto con anatre e cigni.
Foto; Parque del Retiro: 1887 Palacio de Cristal Exposición General de
las Islas Filipinas.
Architetto Ricardo Velázquez Bosco
Anche il Palacio Velázquez venne costruito dall'Architetto Ricardo
Velázquez Bosco nel 1883 come sede per l'Esposizione la Exposición Nacional
de Minería
, Arte metallurgica, ceramica e cristalleria. Oggi fa parte del complesso del
Museo Centro de
Arte Reina
Sofía per esposizioni temporanee.
Paseo de las Estatuas
Come nella Plaza de Oriente (Palacio Real) si possono vedere una serie di statue
che raffigurano i re Spagnoli.. a partire da Visigoti sino a Carlo I meglio
conosciuto come Carlo V del Sacro Romano Impero. Del gruppo, stranamente, fa
parte anche
Berenguer IV Conte di Barcellona che mai è stato coronate re.
Ma se sta in questo luogo ci sarà un motivo?. Se siete curiosi seguite la pagina
dedicata al conte.
In principio queste statue dovevano essere collocate nel Palazzo Reale al tempo
di Fernando VI ma il buon Carlo III, considerando che il palazzo era fin troppo
decorato, diede ordine di toglierle tutte e collocarle in altre sedi
tra le quali in Plaza de Oriente e nel Parque del Retiro. Non si conoscono tutti
gli autori ma sappiamo che furono fatte sotto la direzione di due scultori, uno
si chiamava Giovanni Domenico Olivieri (1706-1762) e l'altro Felipe de
Castro (1711/1775).
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Monasterio de los Jerónimos, oggi la
Iglesia de San Jerónimo El Real. Il Monastero venne costruito dai Re
Cattolici come residenza durante la loro permanenza in città.
Successivamente Felipe II, quando fece di Madrid la capitale della
Spagna, ampliò il complesso chiamandolo Quarto Real che fece da base per
il futuro Palacio del Buen Retiro costruito successivamente da
Felipe IV.
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