I VISCONTI DI ALBI: I TRENCAVEL.
Siamo nel 1068 quando
Ramon Berenguer I - nipote di
Ermensenda di Carcasona, Conte di Barcellona, diviene conte di Carcassone e Razes (Rasés in Occitano) dopo averlo compratola contea.
Ma gli eredi della seconda dinastia dei Conti di Carcassonne i Cominges, (Comminges in Fr, Comenge in Occitano /Catalano) in particolare Ermengarda di Carcassonne, figlia di Pere III di Carcassonne, sposata con Raimon Bernat Trencavel di Albi vanno a reclamare la Contea di Carcasona per il loro figlio: Bernard Aton IV Trencavel (1129), il cui dominio in seguito, si estenderà sino a Albi, Nimes, Rasez, Adge e Beziers. Chiaramente la casata Barcellonese resistette e anche se
Berenguer III di Barcellona riuscì a riprendere la città nel 1107. Nel 1168 dopo anni di guerra, i Trencavel, discendenti di Ermengarda riconobbero la sovranità di Barcellona e della Corona di Aragona (Alfonso II detto il casto)divenendone alleati.
Immagine: il
Blasone dei Trencavel.
IL VISCONTATO DI CARCASSONNE.
I Visconti di Carcassonne non furono molti, a partire da Ermengarda nel 1082, furono 8 compresa la casata dei Montfort con Arnaury de Montfort (1241) il cui padre, Simon de Montfort dopo la conquista della città, si proclamò Visconte di Carcassonne, Rasez etc
IL CASTELLO E LE OPERE DI AMPLIAMENTO- LE CHÂTEAX CONTAL.
I Trencavel cominciarono a costruire sopra i resti del Castellum Gallo-Romano, un castello medievale concepito all'avanguardia per quel tempo. Ampliarono le prime mura romane che corrispondono a quelle interne. La seconda recinzione fu costruita successivamente dai Francesi nel 1226. Contribuirono anche ad ampliare la Basilica di Sant Nazaire nel 1096 e costruirono una loro cappella oggi scomparsa.
Complessivamente la fortificazione costruita in più fasi sino al 17 secolo, consta di 52 torri e circa 3 chilometri di muraglie. Le 17 torri di epoca gallo-romana sono individuabili dal tetto a forma piana e dalla loro forma rotondeggiante. Inoltre anche il castello, fu riformato quando ormai apparteneva al regno francese. Vennero costruite anche numerose difese come la Barbacana (terrapieno fortificato), verso la città bassa. Tutto questo perché Carcassonne divenne una piazzaforte di confine tra i regni di Aragona e quello Francese. Non ci dilunghiamo sul contenuto in quanto risulta essere ampiamente trattato da molti siti web, ma vogliamo soffermarci maggiormente sulla QUESTIONE dei CATARI o ALBIGESI.
VISITA DEL MUSEO DELL'INQUISIZIONE. Sicuramente a nessuno piace ricordare questa brutta storia anche se Domingo de Guzmán con i predicatori (Domenicani) fece del tutto per riportare in "linea" questi acerrimi nemici della Chiesa", ma proprio per non scordare l'olocausto merita vedere questo museo
Indice
I CATARI. IL CATARISMO - Pagine correlate.
Abbiamo gia scritto su:
» I Catari e la Corona di Aragona.
» La Crociata Albigese.
» La Battaglia di Muret - Petro II di Aragona e
Simón de Montfort. » I CATARI NELLA PAGINA RELATIVA AL GRAAL E LE LEGGENDE DI MONTSERRAT. »
I catari o Albigesi »
Il tesoro dei Catari
» Rennes-le-Château
IL CATARISMO. STORIA DEI CATARI.
Le origini dei Catari si trovano nella Bulgaria che probabilmente era una meta di passaggio del commercio. Inoltre consideriamo che in quell'epoca la chiesa di Bisanzio e poi quella di Roma divergevano praticamente su tutto, era il tempo in cui o si era di una bando oppure contro.
Forse questo fu uno dei motivi della crescente intransigenza dei "Cristiani" contro gli appartenenti ad altre religioni che chiamavano "Eretici". Diamo per scontato che comunque esisteva ancora una certa libertà di religione dovuta a fattori sociali, legati non solo al commercio ma anche alla carenza di popolazione. Quindi La zona di Carcassonne, Tolosa, Narbonne, Béziers...l'Aude ed il Rossignol - Languedoc, Pirenei e Albi fu ospitale con i nuovi venuti che "essendo "diversi" vivevano in armonia con gli appartenenti alle altre religioni.
Fondarono diversi Vescovati, forse il più importante nella zona di Albi. Per questo vennero chiamati Abigesi.
Le origini.
Non possiamo ignorare che le antiche religioni provengono si dalle necessità intrinseche dell'uomo ma anche dalla "Filosofia". Infatti il Bogolimismo (Bog=Dio .. milo=amato .. amato da dio) è di origini molto antiche, e i suoi fedeli si stabilirono in un area che tocca Grecia, Macedonia Bulgaria, Romania, Balcani... È una religione dualista (il bene ed il Male.. Dio il demonio..) che influenzerà appartenenti ad una nuova dottrina, quella Catara.
Tra le varie congregazioni dell'epoca, i monaci del Cluny rimpiazzarono quella dei Benedettini che a detta di
Bernardo di Chiaravalle (1090 -1153), conducevano un vita non proprio in linea con la regola di San Benedetto. Infatti da quanto la chiesa di Roma (grazie a Pipino il Breve e Carlo Magno) passò ad essere "uno stato", esercitando il "potere temporale", la corruzione, le trame politiche ed in seguito il nepotismo, furono la base di una condotta disdicevole che durò molti secoli (1870). Ma la cosa peggiore fu la "Santa Inquisizione" che nasce proprio dalla lotta contro gli eretici iniziata proprio da Bernardo contro i cittadino di Tolosa (Toulouse).
La colpa dei Catari.
I Catari che conducevano una vita ascetica, credevano in Dio ma consideravano il corpo come un involucro impuro che custodiva l'anima (lo spirito), l'essenza che apparteneva a Dio.
Secondo loro, il demonio che controllava la vita terrena e tutti gli uomini che lussureggiavano nei piaceri di questa (chiesa compresa) sarebbero andati all'inferno,
chea quel tempo, era il maggior deterrente per non ottenere: il paradiso.
Un buona condotta generava buone azioni e con copiose donazioni si poteva comprare un passaggio per il cielo e aumentare così la presenza della chiesa e i loro possedimenti. Infatti arrivarono persino a vendere indulgenze per costruire chiese. Senza considerate le crociate (chi partecipava alla crociata automaticamente gli veniva concesso l'indulgenza plenaria... a maggior ragione in quella Albigese), la conquista dell'oriente e le reliquie miracolose. Questa condotta scellerata fu uno dei motivi che provocò la nascita del
Luteranesimo
Non a caso in Spagna, nel 1835 si fece una legge per recuperare tutti i terreni ed i possedimenti non utilizzati che appartenevano ai nobili... e alla chiesa.... ( la Desamortización de Mendizábal).
Per loro Gesù non era il figlio di Dio ma un'altro strumento della corruzione e della menzogna.
Quindi non erano cristiani e rifiutavano i beni terreni, la lussuria il sesso etc..Infatti li chiamavano i "PURI", "i buon'uomini" o addirittura, in senso ironico, i "perfetti".
Poi vennero chiamati gli Albigesi. In definitiva, la loro vita, le loro regole, non erano molto diverse da quelle descritte nei "dogmi cristiani",
con la dfferenza che non esisteva la corruzione e l'intrigo politico dei vescovi cristiani
i quali ambivano sempre a un maggior controllo dei territori e conseguentemente a maggior proprietà e
per ultimo, ambivano al potere. Potremmo parlare ore e ore sulle colpe e le scelleratezze della chiesa medievale
che era i linea con la condotta generale di chi deteneva il potere.. in
definitiva.. potremmo dire che tutto questo é la vera natura dell'uomo come
diceva il buon
filosofo Greco:
Tucitide
I rapporti tra Chiesa e Catari. Senza citare i vari concili nei quasi venne dibattuta "la questione catara", per indurre gli eretici alla conversione venne inviato un frate,
Domenico di Guzmán (1170-1221) nei territori della Linguadoca che con il buon esempio (povertà e umiltà) cercò riportare i Catari sulla buona strada. In un secondo tempo fondò anche l'ordine dei predicatori (1216) che vantava una profonda conoscenza compresa quella delle leggi. In principio venne osteggiato anche dai vescovi locali ma con il tempo e l'appoggio papale l'ordine si consolidò. L'opera di San Domenico fu encomiabile ma troppo lenta pertanto nel 1209 fu promossa la CROCIATA ALBIGESE con la relativa conquista delle città Catare e l'inquisizione, della nobiltà che proteggeva questa pericolosa setta. L'inquisizione nasce ne 1184 (concilio di Verona) viene perfezionata con Innocenzo III (1161 -1216) promotore della Crociata contro i Catari.
Vedi anche l'inquisizione a Barcellona e in Spagna.
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LA CROCIATA ALBIGESE.
Si sa che nel 1204 venne inviato nella regione un legato papale chiamato Peire de Castelnou (Pietro di Castelnuovo), coadiuvato da altri prelati tra cui
Arnaud Amaury artefice del massacro di Béziers (1209). L'anno successivo arrivò anche Domenico di Guzmán con altri monaci. Tutti uniti nel convincere i nobili ad espelle i Catari o a convertirli. Il Conte di Tolosa Raimondo VI venne scomunicato da Arnau Amaury (
probabile di origine catalana, appartenente all'Ordine dei Cistercensi ) con l'accusa di assassinato di Peire, Pierre de Castelnou (1208). Lo stesso Arnau divenne vescovo di Narbonne (Narbona) dove mori nel 1225, ma le sue aspirazioni andavano ben oltre il vescovato ma miravano alla stessa contea di Narbonne che venne assegnata a Simon de Montfort.
La Conquista di
Carassona - Carcassonne

Immagine di Simon IV de Montfort con la sua lapide..
Nell'agosto 1209 , l' esercito dei crociati di Simone di Montfort costrinse la
città alla resa dopo un assedio di quindici giorni. Fece prigioniero Raymond
Roger Trencavel e divenne il nuovo visconte. Ampliò le fortificazioni e
Carcassonne divenne una cittadella al confine tra la Francia e la Corona
d'Aragona . Nel 1213 , la battaglia di Muret , vinta da Simón de Montfort contro
il re Pedro II d'Aragona, segnò il preludio al dominio dei re di Francia
sull'Occitania.
Raimondo VI si sposò molte volte con nobili donzelle tra le quali figurano Beatrice della casata dei Trencavel e Giovanna d'Inghilterra (1196) sorella di Riccardo Cuor di Leone.
Ma in quel periodo era sposato con Eleonora di Aragona, figlia di
Alfonso II di Aragona
e sorella di
Pietro II di Aragona che difese i territori vassalli tra i quali quelli del cognato Raimondo VI.
Raimondo dapprima aderì alla crociata (per evitare la scomunica) ma poi viste i soprusi dei crociati si astenne. Fu giudicato allora da un tribunale ed in sua difesa accorsero tutti i nobili della zona dell'Aude ovvero i conti di Foix, i Commiges e i Trencavel ed infine Pietro II di Aragona che formando un poderoso esercito contrastarono quello crociato. Sebbene in minoranza, l'esercito francese del re
Filippo Augusto (anch'esso interessato al dominio delle contee) comandato da Simon de Montfort ebbe la meglio concludendo nella battaglia di
La Battaglia di Muret (12/09/1213) questa tragica crociata.
 
basso rilievo dell'assedio di Carcassonne
particolare delle torri - assedio di Carcassona 1209 c.a.

Murale sulla battaglia di Carcassonne
L'esito della crociata Albigese.
Raimondo VI si salvò e ottenne il perdono papale ma riconquistò Tolosa (1217) ed alcuni territori Occitani che ormai appartenevano a Simon de Montfort che per la seconda volte dovette porre sotto assedio la città. Ma questa volta non ebbe fortuna perché l'attacco di Tolosa nel 1218 perse la vita.
Peggior sorte la ebbe Pietro II che mori nella Battaglia di Muret e Raimondo Trencavel, Raimond-Roger Trencavel che dopo le lusinghe del perdono in caso di resa, venne imprigionato a Carcassonne nella fatidica torre prigione dove in seguito mori.
Raimondo Ruggero I di Foix, discendente dei Trencavel da parte materna, partecipò a precedenti crociate in Terra Santa, era sposato con Felipa de Montcada che aderiva alla fede catara, per questo venne considerato un protettore degli Albigesi. Era conosciuto per le sue qualità cavalleresche, infatti si da ultimo sostenne Raimondo VI e suo figlio nella riconquista di Tolosa. Mori di cause naturali nel 1223 ma sempre combattendo per causa, infatti, il decesso avvenne dopo la riconquista della città catara di Mirepoix .
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