TRA STORIA E LEGGENDA, la chiesa di San Felix, meglio
conosciuta come la chiesa di San Feliu, fu la prima
chiesa di Girona ancor prima della Cattedrale di Santa
Maria. Il nome viene da un martire tunisino
Felix....
Nonostante ció i santo patrono di Girona é
San Narcis.
Premesso che le storie e poi leggende descritte dai
narratori spagnoli sono piene di prodigi... perché i
monaci cristiani sono stati i migliori visionari del'apoca..
seguir leggendo pagina web:
La chiesa di San Felix
La testimonianza di questo passaggio storico
precedente si
concretizza nella Chiesa di San Felix, che sorge sopra
ad un cimitero pagano e paleocristiano dal quale sono
stati estratti i bellissimi sarcofagi risalenti circa al
III secolo d.c. e che oggi , potete ammirare
nell'abside, al lato dell'altare maggiore sovrastato da
un bellissimo Retablo..
Si raccona che nel cimitero fuori le mura venne sepolto
il corpo di Sant Feliu, e come devozione, venne eretto
un Martyrium. Successivamente vi nacque sopra una chiesa
che divenne la chiesa della città quando ancora non
esisteva la cattedrale.
LA COLLEGIATA DI SANT FELIU.
Collegiata significa che la chiesa pur non essendo
cattedrale, dispone di un consiglio di canonici per
l'espletamento dei vari capitoli. Si deduce da questo,
l'importanza della chiesa nella comunità.
 .jpg)
Se osserviamo bene questa chiesa é dotata di mura
difensive dato che era fuori delle mura veniva spesso
attaccata per prima.
Nella foto:Girona Ponte che accesso alla città
medievale.
Sullo sfondo la Iglesia de Sant Felix El Puente de
Gomez.
Altri Ponti per attraversare il fiume Onyar El Puente de
les Peixateries velles, El Puente Effeil e il Puente de
Pedra o Iasabel II (1849)
Nella Chiesa di San Feliu si possono osservare gli stili
architettonici della sua storia, il pavimento stile
romanico, il tetto a volta in stile gotico e la facciata
barocco.
Nell'anno 1313 vennero fatte delle riforme che
cambiarono almeno in parte lo stile romanico in gotico,
guardate il colore e le fattezze dei muri per
individuare questo passaggio.
Il tempio è a pianta basilicale a tre navate terminanti
con un breve transetto. Le navate sono separate da
quattro archi semicircolari su ciascun lato della navata
centrale. Inizialmente il tempio non era così lungo,
poiché le ultime due sezioni furono costruite nel XVI
secolo.
La costruzione del campanile fu affidata allo stesso
architetto della Cattadrale, Pere Sacoma che lo terminó
nel 1392. Se osservate il campanile sembra che sia stato
tagliato infatti in origine era piú alto, nel 1651 cadde la
punta che non venne mai ricostruita.
La facciata barocca.
San Feliu sembra seguire parallelamente le riforme nella
Cattedrale infatti la facciata barocca di é dello stesso periodo della cattedrale (1733)
ovvero circa nel 1782 quando si costruì anche la
cappella di San Narciso.
Verso la fine del XIV secolo, San Feliu appariva già
fortificata, il re Pedro el Cerimonioso (1319/1387) costruì diverse
strutture difensive (1374) per la protezione delle case e
chiese fuori le mura. In quell'epoca Francia e
Inghilterra erano in guerra, la guerra dei 100 anni,
e ció nonostante tentava di conquistare il regno di
Mallorca quindi probabile che le difese di San Feliu e
San Pere di Galligants sono originarie di questo
periodo.
Ma non dimentichiamo che Girona é sempre stata soggetta
ad attacchi essendo la prima grande cittá che si
incontra venendo dalla Francia come avvene ada esempio
la Crociata Aragonese.
Dopo l'attacco delle truppe francesi di Felipe l'Atrevido del 1285 la città e la stessa chiesa subirono importanti
danni per i quali si rese necessario una riforma dal 1320 in poi. Tali
riforme si effettuarono sopra una chiesa in stile romanico e per questo,
si nota una diversità architettonica, propria dei due periodi, romanico
e gotico. Ricordiamo l'episodio delle
Mosche di San Narcis
L'interno della Chiesa di san Feliu
Come giá accennato, la prima cosa che salta alla vista e'
il grande retablo dedicato alla Vergine posto nell'abside e se vi avvicinate,
sulle pareti si possono vedere otto sarcofagi pagani e
paleocristiani (II-IV secolo), rinvenuti nella
costruzione della nuova chiesa e ora incastonati nelle
sue mura interne che fanno presupporre l'esistenza sul
sito di un'antica necropoli. Anticamente era
consuetudine per ragioni sanitarie seppellire i defunti
fuori delle mura e la via Augusta che giunge alla cittá
costeggia San Feliu
I Sarcofagi. Il Ratto di Proserpina. Epoca pagana.
 Il bellissimo sarcofago testimonia la ricchezza di
coloro che lo acquistarono e simboleggia il passaggio
delle stagioni ma anche il passaggio dalla vita alla
morte. Per i cristiani invece, simboleggia il seguente
passaggio dell'anima dalla morte alla vita, quindi la
rinascita oppure alla redenzione dal peccato. Segui
leggendo pagina :
Proserpina Mitologia

Nella prima scena vediamo Cerere in cima a una biga.
Sono accompagnati da una figura alata, rappresentante
Tellus o Tellure, dea protrettice della feconditá e dei
morti. Sotto il carro vediamo Caligo (o Calinge
rappresenta l'oscuritá). Al centro è rappresentato il
rapimento di Proserpina da parte di Plutone, signore
dell'Ade o Averno, ci sono anche Giove il dio di tutti
gli dei e Diana che rappresenta anche la luna.
Apollo che rappresenta anche il sole Minerva che
rappresenta anche la virtú eroica...
Plutone su una biga con Proserpina in braccio, aiutato
da Minerva.
Altri personaggi a competamento della complessa scena.
Nella Iglesia de Sant Feliu si trova anche il sarcofago
di San Narciso - San Narcís in catalano, patrono di
Girona, oltre importanti testimonianze risalenti dal XII
al XV secolo. Su San Narciso si raccontano moltissime
leggende e forse proprio in queste, troviamo i motivi
per i quali divenne patrono di Girona.
I sarcofagi cristiani invece richiamano quando gli
apostoli quando Gesú e i miracoli.. ma tutto
questo merita una profonada riflessione...
Un aiuto a questa mera vita lo dava la comunità
ecclesiastica che prometteva un futuro migliore. I
fedeli che si preparavano per il paradiso dovevano, come
accade anche oggi, pregare, fare l'elemosina o voto di
povertà. Inoltre una singolare peculiarità o
caratteristica dei santi, era quella di alleviare o
proteggere gli uomini dal dolore fisico e spirituale,
dalle malattie, dalle guerre etc. Le istituzioni della
Chiesa (esempio la Pia Almoina) offriva conforto e
assistenza e anche rimedi terapeudici. Di consuetudine
in ogni città vi era una Chiesa che conservava le
reliquie di un santo esponendole alla venerazione dei
cittadini e dei pellegrini, e in quei tempi si credeva
che il solo contatto fisico con la reliquia, spesso
culminava in guarigioni miracolose.
Per questo motivo, normalmente una cattedrale possedeva
una o più reliquie, magari provenienti proprio dalla
Terra Santa. Di fatto si creava una specie di turismo
che portava nella città i pellegrini che di conseguenza
davano lavoro alle pensioni, ai maniscalchi, alle
taverne etc. Non solo, incrementava l'arrivo dei
commercianti e di seguito la città cresceva. In sintesi
veniva a crearsi un beneficio che costringeva il Vescovo
e cercare fondi per ampliare la chiesa o per costruirne
una nuova.
La Cappella di San Narciso.
La stola di San Narciso è visibile nella Chiesa di San
Feliu di Girona e si trova nella sala dove tutt'oggi c'è
il sarcofago del 1792, che non contiene più le reliquie
del santo ma solo gli ex voto lasciati in questi anni.
Nella Iglesia de San Feliu de Gerona, San Felix di
Girona è presente anche un sarcofago di alabastro
relativo al XIV secolo. Il corpo di San Narciso venne
trovato intatto nel X secolo divulgando maggiormente il
culto sino a quando, le reliquie di San Narcís vennero
bruciate, si dice, durante la guerra civile.
Nella cappella dove c'è il sarcofago, possiamo vedere
anche il mausoleo del Generale Mariano Álvarez di Castro
che resistette con onore, durante la guerra di
indipendenza alla truppe napoleoniche nel 1809 le quali
assaltarono Girona. Álvarez di Castro, costretto a
cedere il comando per una forte infermità, resistette
ben 7 mesi alle truppe nemiche, una volta catturato
venne condotto in prigione a Perpiñan dove morì di
malattia nel 1810, per questo viene considerato un eroe.
La sua residenza in Girona si trova dove tutt'ora è il
palazzo di giustizia in Plaça de la Catedral, la Casa
Pastors.
Nella cappella troviamo anche il monumento alle
Eroine di Santa Barbara, che con sprezzo del pericolo,
portarono rifornimenti e munizioni ai combattenti del
baluardo di Santa Chiara e trasportarono i feriti presso
gli ospedali durante la guerra di indipendenza
(1808/1814). Lo stesso Mariano Álvarez di Castro inoltrò
un documento che parlava appunto della creazione della
Compagnia di Santa Barbara al Capitàn General de
Cataluña. Il monumento venne realizzato nel 1925.
    
Retablo - Cappella di San Narciso
- Sepolcro gotico
Particolare della Iglesia de Sant Feiu de Girona
|