Barrio Gotico Barcelona

La Barcino Romana nel Barrio Gotico

Guida di Barcellona

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BARCINO ROMANA


Guida al Barrio Gotico e la Barcino Romana

Introduzione storica
.
Barcino Romana nel Barrio Gotico Barcellona
Quali sono gli edifici della Barcino Romana nel Barrio Gotico? Vi porteremo a scoprire gli angoli più emblematici dell'antichi quartieri della città che anticamente erano divisi in due, il primo dentro le mura romane, il Barrio Gotico, e fuori delle mura o extramuro, il Barrio Medieval, le cui origini risalgono ancor prima della fondazione della Barcino Romana. Prima si continuare un accenno sulle leggende della fondazione di Barcellona

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» Punto di partenza:
Le Torri di Plaza Nova. Porta decumana della Barcino Romana e acquedotto
.

Due torri con basamento circolare sono l'antica entrata alla Barcino. Anticamente le torri delle porte si differenziavano dalle atre torri rettangolari che facevano parte della struttura difensiva.

Sulla Torre di sinistra, un serie un archi riproducono l'acquedotto che anticamente passava per Carrer dels Arcs (potete vedere i resti in Durán i Bas).
Porta decumana a monte - Plaza nova - Barcellona
Porta Decumana a monte - Plaza nova  o Plaza de la Seu - Barcellona

Percorso Fotografico
Itinerario turistico Barrio Gotico BarcellonaConsiglio pratico. Senza dubbio una visita guidata vi permetterà  di percorrere il Barrio Gotico senza sforzo. Se preferite potete contattare una guida turistica.
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Leggende sulla fondazione di Barcellona

Le leggende della fondazione di Barcellona.
La prima leggenda si attribuisce al mitologico Ercole (Eracle) nel contesto della storia degli Argonauti... si narra che Giasone organizzò una spedizione con il fine di ritrovare il "Vello d'oro", pegno che gli avrebbe consentito di riconquistare il trono di Iolco o Jolco..

Giasone chiamò a se 50 eroi che a bordo della mitica nave Argo, da qui gli eroi si chiameranno Argonauti, iniziarono questa avventura, tra loro si trovava Eracle o Ercole...

Ma le leggende come sappiamo si adattano alle esigenze di chi le racconta e quindi la flotta composta di nove navi si disperde nel mediterraneo causa una tempesta....
 
Tutte le navi si ricongiunsero meno una, la nona nave, pertanto Giasone incaricò Eracle di trovarla...

Eracle la trovò nei pressi della costa catalana dove c'era un monte (Montjuic) e una bellissima pianura e fu allora che avrebbe fondato una città a cui dette il nome di Barcanona (la nona barca) Barchinona... Barcelona.

L'altra leggenda racconta di Amilcare Barca, padre di Annibale che nella realtà era stanziato a Baetula, l'odierna Badalona, ma la leggenda gli attribuisce la fondazione di "Barkeno" o Barkenon o anche Barci nova e cui nome Barcino, Barcino Romana

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LA BARCINO ROMANA

L'antica Barcino, la Colonia Iulia Augusta Faventia Paterna Barcino, era di circa 800 x 550, e conteneva tutto ciò che necessitava ai suoi abitanti ormai integrati nelle abitudini romane, i bagni, il foro con il mercato, il tempio dedicato a Augusto, emerito fondatore della città. Ancora oggi, seguendo le torri ripercorriamo i quartieri che ci tramandano le leggende come quelle del
re Gamir o quella dei Templari che realmente vissero nella città costruendo un magnifico palazzo, chiamato Palau Reial Menor. Maggiori dettagli sulla Barcino Romana

Le persone che vissero nel Barrio Gotico e nel
Barrio medievale furono i veri protagonisti della
storia di Barcellona. In principio  vivevano in questo luogo i Laietans (Laietani) ma successivamente, dopo la 2 ª guerra punica, Barcino divenne un colonia Romana sino al 412 quando passò sotto il dominio Visigoto al tempo di Ataulfo e Galla Placida, sorella dell'imperatore Romano Onorio.

In seguito alla
invasione Musulmana (al Hurr 716), la città venne distrutta ma rinacque sotto la egemonia dei Conti di origine Franco Visigota che fecero di Barcelona una potente Città Condal che nel XII secolo si uni al regno di Aragona formando così una potente "federazione" conosciuta come la "Corona Aragonese". Barcellona divenne una grande città e allargo il suo perimetro costruendo altre possenti mura. Questo potente regno iniziò il declino con l'avvento dei Trastamara nella corona di Aragona sino a quanto ci fu l'unione della Spagna da parte dei Re Cattolici.

Detto questo, vi proponiamo di  ripercorrere i luoghi della "Memoria" del Barrio Gotico che corrisponde a grandi linee
alla Barcino Romana almeno sino al XIV - XV secolo. Di seguito vi consigliamo la visita del
Barrio Medievale.
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El Palacio Episcopal, la Casa del Bisbe.
Plaça Nova,

El Palacio Episcopal BarcelonaL'edificio si presenta al lato della Porta Decumana  popolarmente chiamato il Portal del Bisbe. Costruito nel secolo XIII dal vescovo Arnau de Grub dopo una serie di riforme, ci appare in stile neogotico: Normalmente le porte sono aperte anche se l'ingresso è vietato però questo non vieta di sbirciare dentro dove vedrete il patio interno che contiene vestigia romaniche (parte bassa) e gotiche (parte alta). La torre rotonda che culmina con la facciata della Casa del Bisbe (casa del vescovo) era a suo tempo accesso alla città romana. L'attuale facciata risale al 1784 opera di Josep Mas e una seconda riforma per mano di Enric Sagnier i Villavecchia, noto architetto modernista. La riforma termina nel 1928 con la costruzione della facciata di Plaza Garriga i Bachs.
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Casa dell'Arcidiacono o Casa dell'Ardiacá - Casa dell'Arcidiano Mayor -

Casa dell'ArdiacáL'itinerario turistico del Barrio Gotico di Barcellona prosegue con la la Casa dell'Arcidiacono o Casa dell'Ardiacá, posta a ridosso dell'antica muraglia romana, oggi sede de l'Istituto Municipal de Historia.

Costruita nel secolo XV in stile gotico e rinascimentale servì come Palazzo signorile dell'arcidiacono Luis Desplá il cui ritratto appare nella pala della Pietà di Bartolomé Bermejo nel Museo della Cattedrale.

Dal 1922 è la sede de l'Istituto Municipal de Historia, dove troviamo tutte le informazioni sulla provincia di Barcellona ed il resto di Spagna. È Monumento Storico Artistico di Interesse Nazionale dal 1924. Nel 1902 la casa dell'Ardiacá divenne la sede del collegio degli avvocati che commissionarono a Lluís Domènech i Montaner la famosa cassetta delle lettere (scultore Alfons Jujol)

1. Barrio Gotico Barcellona Casa Arcidiacono Major
Cassetta della Posta di 2. Casa dell'Ardiacà Cassetta della Posta di
Luis Domenec i Montaner su cui si distinguono tartarughe e
rondini, (qualcuno opina pappagalli) che secondo Montaner rappresentavano il lento decorso della giustizia.
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Cappella di Santa Lucia. Leggende e tradizioni.

Leggende e tradizioni popolari: Cappilla de las once mil Virgenes.

Cappella di Santa Lucia BarcellonaEra l'antica cappella episcopale, in stile post Romanico dedicata a Santa Lucia, venne eretta dal vescovo Arnau de Grub, vescovo di Barcelona dal 1252 1284 e consigliere di Jaume el Conqueridor.

Come si racconta nelle Histories i Llegendes de Barcelona questa cappella veniva chiamata, "delle sante vergini",  de «
las santas vírgenes», meglio ancora, Cappilla de las once mil Virgenes.

Questo nome nasce da un'antica consuetudine medievale che si teneva il 13 dicembre. In quel luogo, prima della costruzione della cattedrale, vi era un cimitero dove c'erano 4 cappelle dedicate al Santo Sepolcro, Santa Caterina, San Michele e a Santa Lucia.
Nel momento di costruire la Cappella episcopale quando già pensavano ad una nuova cattedrale, i committenti pensarono di salvare proprio questa cappella per integrarla nella nuova cattedrale perché, Santa Lucia era molto popolare e aveva molte "fedelissime sostenitrici" in quanto Santa Lucia, protettrice della vista, era venerata da sarti, cucitrici o Puntaires etc***.. che vantano una lunga tradizione nella storia della città. Ma ugualmente la Santa, pare che si anche la protettrice delle nubili.

Come consuetudine il 13 dicembre, festa della santa, le giovani donne nubili, quindi si presuppone "Vergini",  si recavano a rendere omaggio a Santa Lucia nella speranza di farsi notare da qualche giovane barcellonese e conseguire  una proposta di matrimonio. Da qui  nasce il nome della "Cappilla de las once mil Virgenes".

Cappella Santa Lucia Sarcofago Arnau de GrubNella cappella, posto nell'arcosolio, riposa il canonico Francisco de Santa Coloma (XIV)
e nell'altro arcosolio, il vescovo Arnau de Grub. La pittura del timpano del portale è di Joan Llimona (1901). 
Cappella Santa Lucia Barcelona Cappilla de las once mil VirgeneCavaliere Jaufred de santa coloma
Lapide del Jaufred de Santa Cloma
Cappella Santa Lucia Barrio Gotico

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LEGGENDE E TRADIZIONI POPOLARI RACCONTATE DA JOAN AMADES

Santa Lucia
è una martire Siracusana del 3° secolo ed è la patrona della vista e di coloro che per mestiere ne fanno un uso frequente.
La leggenda o la tradizione Barcellonese del 13 dicembre, vede: i Cosidores, le ricamatrici o cucitrici, i Brodadores, le Puntaires, ricamatrici di cuscini (fiera di LLoret e Maçanet nel mese di luglio) il Gremi de Matalassers (materassai e cardadori) ecc, riunirsi nella cappella che conteneva le reliquie della santa in modo che l'invocazione, scongiurasse la perdita della vista. (Joan Amades Histories i Llegendes de Barcelona).
(Joan Amades Histories i Llegendes de Barcelona)

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