Andalucia in due parole

Per conoscere l'Andalucia e la sua capitale, Siviglia, bisogna ripercorrere
la sua storia per meglio comprendere il perché fu tanto ambita dalle forze
musulmane.
Per prima cosa diamo un'occhiata alla
Mappa Google.
24 cittá nascono in tempi diversi sul percorso del
fiume
che i romani chiarono "Betis" e gli arabi Wadi al-kabir. Varie etnie vissero
in questa parte della penisola Iberica che certamente influirono
culturalmente sulla regione. I Tartessos, antica popolazione Ibera, i
Turdetanos, i romani,
i vandali, svevi e visigoti ed infine gli arabi che la chiamarono
al-andalus...... probabilmente in riferimento a questa parola oggi la
conosciamo come Andalucia, ma non solo.
Nel suo insieme certamente gli Iberi che vivevano in quel luogo, mai
immaginarono che avrebbero conosciuto cosi tante civiltá. I "Turdetanos"
furono coloro che fondaroro "il primo ed effimero regno".
I Celti arrivarono e vissero felicemente nella penisola. In seguito Fenici
apportarono la cultura, la scrittura, il commercio, lasciarono il segno
nelle cittá che fondarono. Da questi, nacquero i Cartaginesi, che
espandendosi nel mediterraneo inizarono una guerra.. le guerre puniche con
l'astro nascente.. ROMA.. che gli impose un forte risarcimento, i danni di
guerra.. allora i Cartaginesi trovarono le risorse nella penisola dove,
anche loro, fondarono alcune cittá.
Ma l'impero romano non si fece attendere, apportando una nuova cultura.. una
nuova civiltá.. che dopo circa 400 anni divenne preda della decadenza e a
questi si sostuirono i Visigoti.. ma loro, non fecero grandi progressi come
i romani.. e allora arrivarono gli arabi.
Questi si, che lasciarono il segno, la chiamarono al-andalus, costruirono un
grande califfato, traendo la cultura che avevano assimilato in oriente.. ma
alla fine.. preda di loro stessi si divisero dando luogo alla riconquista da
parte dei regni cristiani... i territori da loro egemonizzati si ridussero
sino a rimanerne uno solo Granada, l'ultimo grande regno andaluso.
Ebbene.. possiamo dire che l'Andalucia altro non é che un meraviglioso paese
che conserva gelosamente.. la storia del suo passato, una storia che potrete
scoprire visitando le grandi cittá andaluse.
Indice
Cittá storiche dell'Andalucia
La regione Andalusa é composta da otto province: in epoca Iberica,
una parte di questa era un antico territorio dei Tartessi in seguito venne
conosciuta come la Turdetania e i turdetani furono la popalazione
preromanica vediamo brevemente l'origine del nome delle capitali:
Siviglia. I tartesso la chiamarono Spal
terra piana, i Fenici Hisbaal, i romani Hispal e poi Hispalis ed infine gli
arabi, Ishbīliya. Leggi di piú: Siviglia
storia antica -
Leggi di piú:
Siviglia nell'antichitá e
Sevilla Itinerari turistici
Cordova. Nell'antichitá fu un insediamento Turditano
I romani ne fecero la capitale della provincia Betica e la chiamrono
Corduba, in seguito fu capitale del Califfato al-andalus che la chiamavano
Qurtuba. Leggi di piú: Cordoba
Granada.
Il fatto di essere l'ultima città riconquistata dai Re Cattolici nel 1492
conferisce a Granada un inconfondibile aroma arabo. La sua gastronomia,
l'artigianato e l'urbanistica sono determinati dal suo glorioso passato
storico.
Ugualmente Granada segna la fine di un periodo storico della Penisola
Iberica che vede nascere la Monarchia Spagnola coincidente con l'era
moderna. Granada turismo -
Regno Granada i Nazarí
Almería. Nei dintorni dell'attuale Almeria si stanziaro prima gli Iberi,
una "aldea" conosciuta come: Urci oggi Benahadux integrato nell'area
metropolitana di Almeria e poi i romani, all'epoca della guerra
condotta
da Scipione contro i Cartaginesi costruirono un grante porto collegato con
Roma, Portus Magnus nell'attuale cittadina di Guardia Viejas a 46 km
dall'attuale Almeria. Urci passó quindi sotto le aquile romane.
Una curiositá, le migliaia di anfore che allora escirono da Porto Magnus si
trovano a Roma, seporte sotto il Monte Testaccio (mons Testaceus) che
secondo la tradizione fu un deposito di "cocci di anfora" provenienti dalle
province ispaniche, da Empuria e Porto Magnus.
Ma la cittá venne fondara da Abderramán III (955) che in quell'epoca
necessitava rinforzare la sua flotta per combattere su vari fronti, non solo
quello cristiano, ma contro i vichinghi e contro i "Fatimi" , l'altro
califfato che voleva espandere il suo dominio dall'africa alla penisola
iberica. Pertanto Abderramán fece costruire molti cantieri navali in
africa e in al andalus, tra i quali quello di Pechina, una cittadina
che oggi fa parte dell'area metropolitana di Almeria. Da qui costruí una
potente flotta per contrastare il Magreb e fondó la cittá di Mariyyat
Bayyana, il porto di Almeria. Inseguito fortifocó la cittá e costruí
il possente Alcazaba..
Stranamente il nome di Almeria ha altra origine. Ricodate Porto Magnus,
ebbene gli arabi lo chiamarono al-mirya (lo specchio) o al-meraya (torre di
osservazione).. e proprio da questo nome, "torre", trae origine
Almeria.. anche Pechina aveva una Torre di difesa chiamata al-mariyyah.
Altra curiositá, lo scudo di Almeria riporta la croce di San Giorgio, vi
domanderete come mai.. Nel 1147 un esercito condotto da Alfonso VII di
Leon con l'aiuto di truppe Genevesi, Pisane e quelle del Conte di Barcellona
Berenguer IV otre quelle navarra
conquistarono
la cittá; lo scudo di Almeria venne creato come quello dei Genovesi.
Ugualmente la croce di San Giorgio, rappresenta la bandiera di Inghelterra e
lo scudo di Barcellona.. Genova per suo conto adottó la Crocie di San
Giorgio durante la prima Crociata, nell'anno 1099.
Cadice (Cádiz, Gadir, Gades, Qadis).
Abbiamo accennato nella storia della Spagna a Gades quando si formó il
Regno di
Tartesso e l'isola di Erytheia, di Eritea figlia di Gerione nel contesto
della mitologia Greca, oggi l'isola di Gades é collegata alla penisola e fa
parte dell'area metropolitana di Cádiz ma vediamola attraverso l'evoluzione
storica.. Gadir fondata nel XII secolo a.C dai Fenici, equivale a recinto
ammuragliato.. all'inizio un porto commerciale la cui importanza
strategica fu essenziale al tempo di Asdrubale e poi Annibale per
sottomettere le tribú iberiche e per iniziare la fatidica attreversata delle
Alpi per giundere a Roma.. I Romani conquistarono Gadir che chiamarono Gades
all'incirca nel 207 a.C facendone un importante centro commerciale, come i
fenici, entro questi compare il nome di Balbo i cui discendenti si
romanizzarono sino ad avere importanti incarichi nell'impero..
all'epoca di Augusto, le province romane vennero attraversate dall Via
Augusta.. la calzata romana ripercorreva tutta la Hispania..
passando anche da Gades.
Il giovane Giulio Cesare, circa nel 69 a.C fu nominato "Cuestor" della
provincia Betica, per meglio dire della "provincia Hispania Ulterior" (dove
si trova Cordoba, Siviglia e Cadiz..) elevando Gadir, Gades in latino a
"civitas" e da li Gades fu un punto di appoggio fondamentale per la flotta
romana verso la Lusitania.
Allo stesso tempo Gades fu anche capitale della provincia come tale
testimoniano il teatro (70 a.C) ( imprescindibile visitare il Museo
Arqueológico de Cádiz) e l'acquedotto di 82 km che nasce in Tempul (Manantial
del Tempul) che giunge e a Cadice.
Segnaliamo una visita a El Puerto de Santa María che secondo la
leggenda fu fondata da Menesteo, dopo la guerra di Troia.. e che in epoca
romana era Portus Gaditanus quando li viveva una autoctono di Gades, Lucio
Cornelio Balbo el Menor.. all'epoca di G. Cesare. Nel 19 a.C oltre il
porto,i romani modificarono la disimboccatura del fime Guadalete. Gli arabi
in seguito approfittarono delle antiche costruzioni costruendo anche una
moschea.. peró c Un centro balneare di tutto rispetto con tanto di castello.
Il Castillo de San Marcos risale al XIII secolo Alfonso X il saggio,
costruito sopra una moschea come una chiesa fortifica. É vistitabile
con tanto di visita guidata dove vi narreranno l'origine del castello
costruito con resti romani, poi ospitó diversi personaggi illutri tra i
quali Cristoforo Colombo.
A proposito del fiume Guadalete, non si conosce con certezza il luogo della
battaglia di Guadalete condotta da Tarik contro il re Rodrigo, le
cronache arabe riportano comunque che si svolse nella regione Betica lungo
il fiume Guadalete, in arabo Wadi Lakh, gli storici suppongono che si
svolse tra Medina Sidona e la Janda.. La nostra ricerca in lingua araba ha
dato questa descrizione, testualmente":
La battaglia di Shaduna o Wadi Lakh è una battaglia
che ebbe luogo il 19 luglio 711 d.C. tra i musulmani guidati da Tariq ibn
Ziyad e l'esercito del re visigoto Rodrigo, noto nella storia
islamica come Ladhik. Gli Omayyadi ottennero una vittoria
schiacciante che determinò la caduta dello stato visigoto e, quindi, la
caduta della maggior parte delle terre della penisola iberica sotto
l'autorità dei califfi omayyadi.
Inizio
Huelva. (Onuba Aestuaria, Onvba Aestvaria, مدينة ولبة Walba o
medina Welba)
Secondo gli storici, Helva, lo dicono i ritrovamenti archeologici tra i
quali una balena preistorica, vanta essere la piú antica cittá della
penisola.
I Fenici, nel X secolo a.C, per primi, fondarono questa aldea
chiamadola Onuba Aestuaria (Onuba, si riferisce al dio Baal
babilonese). Nonostante questo, la presenza di 2 fiumi, il Tinto e
Odiel e altri ritrovamentei archeologici indicano la presenza dei
Tartessi come nel resto dell'attuale Andalucia.
Sono pochi i resti romani nella Onvba Aestvari, a parte quelli relativi alle
zone minerarie sfruttate dai romani, in cittá esiste un acquedotto di
quell'epoca..
Google maps
A partire dal 711 quando si produce la conquista
araba della penisola Onuba venne conquistata nel 712 da Musa bin Nusayr.
Quando il Califfato inizió la sua decadenza nacquero numerose taifa tra le
quali quella di Helva che nel 1012 venne fondata da Abu Zaid Abd al-Aziz
al-Bakri, anche se va detto che quaranta anni dopo venne conquistata dalla
taifa di Siviglia per mano di Al-Mutadid bin Abbad.. ovviamente
al-Bakri continuó la sua storia nella Taifa di Cordoba.. queste sono le
poche notizie riferenti a questo periodo storico sino a quando inizia la
campagna di riconquista prima con Fernado III e poi con suo figlio Alfonso X
che secondo la storia conquista nel 1262 anche Helva. Oramai al-andalus e in
particolare l'Andalucia fa parte del regno Castigliano in quanto Siviglia,
Cordoba, Jaen e Murcia vennero conquistate da Fernando III.
A pochi chilometri da Helva incontrerete una cittá che tutti conoscono
Palos de la Frontera.. dove Colombo e le sue Caravelle partirono per la
scoperta del nuovo mondo..
Recatevi al " Muelle de las Carabelas" (La Rábida) una visita obbigata che
mostra le tre caravelle ricostruite.
Nel "Muelle de las Carabelas" si trovano le riproduzioni di La Pinta, La
Niña e La Santa María, costruite nel 1992 per celebrare il V centenario
della scoperta dell'America. Sono repliche delle navi che parteciparono al
primo viaggio di Colombo nel 1492.
Indubbiamente, una delle principali attrattive della visita è poter salire a
bordo delle tre caravelle per vederne l'interno, scendere nelle loro cantine
o entrare nella cabina di Cristoforo Colombo; il luogo dove l'ammiraglio ha
tracciato la rotta per raggiungere per la prima volta il Nuovo Mondo.
Il Molo dispone di altri spazi con cui completare la visita; una sala di
interpretazione con strumenti di navigazione, attrezzature e altre
curiosità. La sala audiovisiva dove conoscerete i dettagli della storia
della scoperta dell'America. Il quartiere medievale di Palos del XV secolo,
che rappresenta la vita quotidiane di
quell'epoca.
E la ricostruaione dell'Isla de Guanahani, ribattezzata poi San
Salvador con la rappresentazione della vita e della cultura indigena che
dovrebbe rappresentare quello che videro i marinai giungendo a terra.
Inizio
Jaén. (Auringi, Jayyan, "crocevia delle carovane
Prima dell'arrivo dei romani l'inera zona vide la presenza Ibera dei
Tartesso (Oppidum
Íbero de Puente Tablas), dei Greci e principalmente dei Fenici. Ma
furono i Cartaginesi che costruirono una imponente fortezza ai tempi di
Annibale, quella situata sulla collina di Santa Catalina che domina la
cittá.
Jaén non dispone di resti romani ( tantomeno il Cardo Maximus e
Decumanus) sebbene in epoca imperiale, al tempo di Vespasiano, si conoscena
come Auringis Flavia:
I resti medievali sono stati eretti al tempo del califfato Omeya, Abderramán
III strappó la cittá ai Berberi, ma si deve a Abderramán IV, suo nipote, che
ne fece la capitale della provincia, la Cora di Jian, (Kora o Cora,
divisione territoriale).
Ma alla fine del Califfato divenne la Taifa di Jaen(regno indipendente)
ed'é qua che inizia la sua storia piú travagliata.
Nacque cosi La Taifa di Jaen degli Almoravidi (1091) e quella degli
Almohadi (1148), i quali grazie alla conformazione geografia
esportarono da questa area una notevole quantita di agrumi verso il Magreb
(Argeria, Libia, Marocco etc)... Non a caso oggi Jaen é conosciuta come la
capitale mondiale dell'olio di oliva.
Castillo de Santa Catalina.
Il Castello di Santa Catalina sorge su uno dei luoghi più spettacolari della
provincia di Jaén, il "Cerro de Santa Catalina", da cui si vede la Sierra
Morena, un territorio fertile attraversato dalla valle del fiume
Guadalquivir, luogo ricco di ulivi; a sud si trovano la Sierra Sur de Jaén e
i parchi periurbani di Santa Catalina e Monte la Sierra; e ad est Sierra
Mágina, territorio legato per secoli al confine del Regno di Granada.
Il Castello ha un incredibile recinto ammuragliato difeso da sei torri. Una
visita guidata del castello vi porterá a conoscere la storia della città di
Jaén, dalle sue origini ad oggi, e il suo legame con il territorio. Infatti
in principio era un oppidum ibero (IV sec. a.C), probabilmente ma non
confermato divenne Cartaginese al tempo di Annibale poi Romano ed infine, in
epoca Califfale divenne un Alcazaba, un recinto ammuragliato arabo.
Nel 1246, Fernando III attacca Jaén difesa dagli arabi dell'alcazaba
capitanati da Muhámmad ibn Yúsuf ibn Nasr, meglio conosciuto come
Ibn al-Ahmar il Nazarí che divenne il primo re di Granada. Questi,
resistettero ben otto mesi all'assedio, quando al-Ahmar decise di
cedere il castello al re Fernando (Patto di Jaén 1246) a cambio di una lunga
tregua (20 anni) che gli permise di conquistare Almería, Málaga e
Granada
che divenne la capitale del
Sultanato
Nazarí.
Con la caduta di Jaén per parte di Fernando III inizia la storia del
castello che si inizia a costruire quando regnava Alfono X, suo figlio.
Sull'antico Alcazaba venne iniziato la costruzione del castello che é
composto da tre recinti, l'Alcázar Nuevo, l'Alcázar Viejo e il castillo de
Abrehuí. Nonostante questo il castello divenne la fortezza Francese che
dominava la Spagna nel periodo conosciuto come la Guerra di indipendenza
Spagnola ( 1808/1814). In questo periodo si attuarono diverse riforme e
costruzioni che arrivano sino ai nostri giorni.
Se siete amanti dei Parador, el Castillo de Santa Catalina fa al caso
vostro.
Jaén offre ai suoi visitatori:
Cosa vedere a Jaén:
Castillo de Santa Catalina. Imprescendibile
Usare i trasporti pubblici..
La Cattedrale di Jaen, Cattedrale dell'Assunzione della Vergine
(Patrimonio dell'Umanitá). La sua origine rimonta a un tempio visigoto poi
trasformato in moschea. Nel XV secolo inizia la nuova costruzione
comprendente ben sedici cappelle decorate in stile rinascimentale e barocco.
Un insieme di opere d'arte che meritano sicuramente la vostra attenzione..
Al suo interno è custodita, tra le altre opere d'arte e oggetti religiosi,
la reliquia del Volto Santo o "La Verónica", che rappresenterebbe
l'autentico volto di Gesù Cristo.
Ubicazione: Plaza Santa Maria.
I Bagni Arabi
Si incontrano nell'edificio "Palacio de Villadonpardo". Nel 1931 fu
dichiarato Monumento Storico-Artistico. Il Centro Culturale Bagni Arabi,
reinaugurato nel 2014, offre un programma molto vario, con mostre, concerti,
conferenze e spettacoli.
Ubicazione: Plaza de Santa Luisa de Marillac
Il patio islamico dentro la Chiesa de la Magdalena.
Ubicazione: Plaza de la Magdalena
Il Museo Ibero.
In interessantissima collezione di oggetti iberi provenienti da vari siti
archeologici.
Ubicazione: Paseo de la Estación, 41
Barrio de Santa Cruz.
L'atmosfera del vecchio quartiere ebraico è ancora presente in tutto il
quartiere, con diversi edifici come la Chiesa di San André, costruita sulla
vecchia sinagoga. Certamente le strade che compongono questo quartiere non
hanno subito modificazioni e vi trasporteranno con un po di immaginazione,
in quell'epoca dove, nella "Plaza
della Magdalena" (Chiesa de la Magdalena - patio islamico) si
incontravano arabi, cristiani ed ebrei.. sino a quando l'inquisizione
spagnola lo permise.
Palacio Del Condestable Iranzo
Anche qui vi troverete nella Jaén medievale dove petrete verere edifici
in arte mudejar.
Ubicazione: Carrer Bernardo López, 3
Curiositá: cosa si intende per Arte Mudéjar.
Terminata la "Riconquista" inizió il lento ma inesorabile esododo dei
cittadini ebrei e arabi. Questi ultimi, di religione musulmana e cultura
arabo-berbera rimasti in epoca cristiana, oltre ad essere ottimi agricoltori
erano anche costruttori specializzati nella decorazione islamica che
oggi potete ammirare in moltissimi edifici spagnoli come La Giralda di
Sivigla ed esempio. La stessa parola "mudejar" tradotta dall'arabo al
castigliano significa : "aquel a quien se ha permitido quedarse" ovvero,
colui a cui è stato permesso di restare.
Al finale del XVI secolo in Spagna non rimaneva nessun arabo e nessun ebreo
(i Safarditi) anche se convertiti.
Nei dintorni:
Baeza e Ubeda.
Úbeda e Baeza sono due città che tutti noi, prima o poi, dovremmo
conoscere. Patrimonio dell'Unesco grazie ai suoi complessi monumentali
rinascimentali, sono un vero gioiello per gli occhi. Senza dubbio sono una
delle cose migliori da vedere nella provincia di Jaén.
Jaén terra dei castelli.
Se siete appassionati di castelli, siete nel posto giusto.. nella
provincia ci sono cinque gioielli medivali:
Il Castello de la Guardia risale all'epoca ibera- romana, chiamata Mentes
Bastia oggi "La Guardia di Jaén "
Castillo de
la Guadia,
Castillo de La Mota il
Castillo de Burgalimar
Castillo de
la Yedra;
Castillo de
Segura de la Sierra.
Inizio
Scopri l'Andalucia - cosa vedere e visitare.
Per primo vorrei citare un luogo incantevole che senza dubbio dovreste
visitare, Medina Sidonia,
Asido Caesarina Augusta. con resti Romani, Arabi e Medievali.. Un balcone
sulla Baia di Cadiz a 32 km circa da Càdiz.
A 95 km da Cadice, la cittá romana di
Baelo Claudia
e 25 km dalla citta araba di
Tarifa, il porto per
Tangeri, ovvero: Al Yazirat Tarif, l'isola di Tarif , fondata
all'epoca di Táriq ibn Ziyad.
Citiamo anche:
Torre di Calduba (Arcos e Algar)
giacimento
di Ocuri,
Iptuci (Prado
del Rey), il giacimento di
Carissa Aurelia
(Bornos),
Oba (Jimena de
la Frontera).
Jaén, Malaga, sensa
scordare altre bellissime cittá come Ronda Jerez de la Frontera
Molti episodi storici sono avvenuti nei pressi delle rive del fiume
Guadalquivir, dove in quel luogo incontriamo un grande porto, il Porto
fluviale di Siviglia, El Puerto de Sevilla e dell'impero dove non tramontava
mai il sole... ma questa é´un'altra storia.
Volete saperne di piú? seguite leggendo: Storia
della Spagna
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